ANCONA – Le ricerche di Brunella Chiù sono giunte al 15esimo giorno e in campo c’è una task force di uomini e mezzi. Oltre una sessantina di persone e i cinofili della Protezione civile quotidianamente setacciano il torrente Nevola e i terreni alluvionati attorno all’alveo per cercare di trovare la mamma di 56 anni, travolta dalla piena con l’auto su cui viaggiava con la figlia 17enne Noemi Bartolucci, il cui corpo è stato rinvenuto nei giorni scorsi.
L’assessore alla Protezione civile della Regione Marche, Stefano Aguzzi, sentito sulle ricerche dell’ultima persona dispersa assicura che «c’è la massima attenzione» e spiega che «sono arrivati 40 gruppi di cinofili della Protezione civile e dei vigili del fuoco per accelerare le ricerche» della donna.
Il rito funebre della giovane Noemi intanto si terrà domenica 2 ottobre nella chiesa di Barbara, la stessa dove lunedì si sono svolte le esequie del piccolo Mattia Luconi (8 anni) la più giovane delle 12 vittime accertate. La speranza dei soccorritori (vigili del fuoco, sub di carabinieri e guardia di finanza, Protezione civile, cinofili) è quella di ritrovare al più presto la donna. Simone, l’altro figlio di Brunella Chiù, che viaggiava a bordo di un’altra auto si è salvato miracolosamente aggrappandosi ad una pianta.
Oggi i cinofili dei carabinieri stanno percorrendo a ritroso l’area dal palazzetto di Corinaldo verso Barbara, da dove è stata rinvenuta la Bmw 1 bianca sulla quale era Brunella al momento in cui l’ondata ha travolto via lei e la figlia, auto ridotta ad una carcassa.
Le squadre dei vigili del fuoco oggi si recheranno anche presso il ponte Garibaldi a Senigallia, per rimuovere due grandi tronchi d’albero che in caso di nuove piogge potrebbero intasare il Misa.