ANCONA – «Nessun impegno a favore delle proposte ecologiste. Totale assenza di dialogo, un’azione politica personalistica allineata al Centro Destra, mancato adempimento delle norme statutarie». È con questa motivazione che il consigliere regionale Luca Santarelli, eletto in quota Verdi, e rappresentante di Rinasci Marche (Verdi, + Europa e Civici) è stato espulso dalla Federazione dei Verdi. A darne notizia è una nota del coordinatore regionale della Federazione Verdi Marche e Membro dell’Esecutivo Nazionale, Gianluca Carrabs. «Un atto politico dovuto, legittimo e obbligatorio quello dell’espulsione di Luca Santarelli dai Verdi», afferma Carrabs che pur dichiarandosi «umanamente dispiaciuto e molto amareggiato, avendolo candidato e sostenuto elettoralmente» ribadisce il distacco del partito dalla sua azione politica.
Secondo Carrabs, il comportamento del consigliere di Senigallia dopo la sua elezione «ha dell’assurdo. Un atteggiamento di totale chiusura mentale. Una completa assenza di dialogo. La dialettica politica è la base di chi svolge questa attività, di chi siede, grazie alla candidatura dei Verdi su uno scranno così importante. In oltre 7 mesi Santarelli non ha ritenuto in alcun modo di dover portare avanti proposte ecologiste e di doversi confrontare con nessuno di noi, né tantomeno avere rapporti con la Federazione Verdi Marche. Un’azione centrata solo al mero personalismo e ben lontana dal rappresentare le battaglie ecologiste del Sole che Ride nell’Assemblea Legislativa delle Marche».
A Carrabs si aggiunge anche Caterina Di Bitonto, consigliera Federale Nazionale dei Verdi che parlando di Santarelli afferma «ha una linea politica incompatibile con noi, forse, non si ricorda di essersi candidato con la coalizione di Centro Sinistra e non viceversa. Il suo indirizzo politico è, infatti, fortemente orientato al sostegno della maggioranza di Centro destra e già a partire dal suo insediamento si sono susseguite dichiarazioni pubbliche a favore del governo della Regione Marche, e che a tali esternazioni si è aggiunta anche la sua astensione in sede di voto per l’approvazione del Bilancio Regionale».
Di Bitondo rimarca che durante un Consiglio Comunale a Senigallia, Santarelli, «è stato presentato da Dino Latini Presidente del Consiglio Regionale, come consigliere regionale di riferimento. In 7 mesi non ha condotto nessuna battaglia proposta nel nostro programma elettorale, non si è neanche mai degnato di presentare delle mozioni o interrogazioni sollecitate dalla base. Nessun confronto con i Verdi che dal suo insediamento, avevano proposto nello staff del gruppo consiliare, una persona competente, che aveva da sempre ricoperto quel ruolo, in grado di istruire gli atti individuati nel programma e attuarli, ma Santarelli in assoluta autonomia, senza prendere in considerazione le indicazioni del partito, ha nominato un suo sodale che non ha nessuna competenza specifica».
La consigliera federale rimarca che il consigliere di Rinasci Marche, ha «violato lo statuto, non ha mai versato il contributo, stabilito dal Regolamento dell’Organizzazione Territoriale della Federazione dei Verdi al titolo IV art. 14, che impone agli eletti di versare il 30% dell’indennità percepita, dichiarando espressamente e più volte di non avere alcuna intenzione di adempiere. Ma non si è limitato a questo, infatti, durante la campagna elettorale, ha indebitamente imputato alle Federazione Regionale Verdi Marche, le sue spese elettorali personali, che ha sostenuto per la sua elezione. Tali spese ancora oggi sono oggetto di contenzioso legale. Per queste motivazioni l’esecutivo dei Verdi delle Marche all’unanimità, ha chiesto all’esecutivo nazionale, che ha deliberato all’unanimità, l’esclusione di Santarelli dalle liste degli iscritti al partito, diffidandolo dal presentarsi, o agire, in nome e per conto della Federazione dei Verdi e di Europa Verde».
Ad intervenire sulla questione sono anche i portavoce regionali di+ Europa, Diletta Doffo e Mattia Morbidoni. Il partito, parte integrante della lista RinasciMarche, insieme a Verdi e Civici, fa sapere che «condivide la posizione della Federazione dei Verdi e le sue motivazioni sull’espulsione dal partito del consigliere Santarelli. Da quando è stato eletto, anche grazie al decisivo apporto in termini di voti da parte di +Europa, il consigliere ha smesso di rappresentare l’area che lo ha eletto, iniziando a muoversi senza alcuna interlocuzione. Cosa resa ancor più grave dal fatto che le sue posizioni strettamente personali le portava avanti spendendo anche il nostro simbolo ed il nostro nome. Lo diffidiamo pertanto anche noi dal presentarsi o agire, da questo momento in poi, in nome e per conto di +Europa».