SENIGALLIA – Ennesima asta deserta per lo Shalimar club. La nota discoteca di Senigallia, chiusa da oltre 8 anni dopo un periodo di progressivo declino, era nuovamente finita in vendita nell’asta che si sarebbe dovuta svolgere oggi, 22 gennaio, per l’ottavo tentativo. Anche questo senza successo.
Troppo alto il prezzo per i 5 edifici situati in via Berardinelli, sulla collina che conduce nella frazione di Scapezzano: ben 4.468.950 euro (con offerta minima fissata a 3.351.712 euro) per i suoi 3.670 metri quadri di superficie, con tanto di piscina e piste da ballo all’aperto e vista sul mare.
Ma niente: il prezzo per l’acquisto e per i necessari interventi da effettuare, l’impossibile variazione nella destinazione d’uso da turistico-ricettiva a residenziale, oltre alla crisi che attanaglia il settore sono tutti fattori che hanno spinto gli imprenditori a non presentarsi all’asta per lo Shalimar. A tutto ciò si è aggiunto anche il fatto che la “recente” pandemia ha costretto a chiudere i locali da ballo: e per questi ancora la luce in fondo al tunnel non si vede. Ecco i motivi per cui è andata deserta.
La discoteca Shalimar nasce come “Covo Nord Est” alla fine degli anni ’60 conquistando in poco tempo il cuore della movida senigalliese che si divideva soprattutto tra Villa Sorriso e la Rotonda a Mare. Nel 1984 prende il nome di “Shalimar” e l’anno dopo apre il giardino, la versione estiva della discoteca: un ampio spazio all’aperto con piscina, la pista da ballo e la musica dal vivo. Negli anni ’90 continua il successo del locale ma la crisi del 2000 segna l’inizio di un periodo difficile che si protrarrà fino al 2008. La prima asta arriva a fine 2013.