SENIGALLIA – L’arrivo della nuova risonanza magnetica mobile avrebbe dovuto mettere fine ai disagi per i pazienti dell’ospedale della spiaggia di velluto. Per lo meno, questa era l’idea quando è stato stipulato il contratto per il noleggio dell’attrezzatura mobile che staziona all’esterno del reparto di radiologia. Purtroppo l’ennesimo intoppo ha causato un nuovo blocco delle prestazioni, il che ha scatenato anche le polemiche del comitato per la difesa dell’ospedale pubblico. A cui arriva la risposta dai vertici dell’Area Vasta 2.
«Dopo il primo giorno di lavoro, il macchinario che costa 135mila euro per quattro mesi cioè oltre 4mila euro al giorno – tuonano i referenti del Comitato – si è bloccato: i tecnici inviati a supporto dalla Ditta appaltatrice non sono riusciti a farlo ripartire e i pazienti “ricoverati” programmati non hanno potuto fare gli esami. Dopo i tanti proclami emessi, ci chiediamo da cittadini: perché si è riusciti a fare solo due giorni consecutivi di lavoro? È questa la modalità per porre fine ai disagi?»
Tra i nodi della nuova risonanza magnetica mobile di Senigallia, inoltre, ci sono la formazione degli operatori (è stata effettuata? si chiede il Comitato) e gli spazi per l’accoglienza dei pazienti che si apprestano a effettuare gli esami diagnostici. Spazi inesistenti, secondo Silvano Cingolani e Co., se si esclude il porticato della limitrofa chiesa. «C’è poi una sala di accoglienza dove posizionare i pazienti che arrivano accompagnati e in barella con addosso solo i camici di Sala Operatoria? O devono attendere seduti sul muretto? Inoltre, poiché questa situazione grottesca è programmata fino a novembre, quando pioverà i pazienti dove stazioneranno?»
Pronta la replica del direttore dell’Area Vasta Maurizio Bevilacqua che ha parlato di fase di rodaggio. Il macchinario è in funzione per due giorni a settimana e solo per i pazienti interni dell’ospedale, ma è nuovo anche per gli operatori senigalliesi che stanno facendo dei corsi di formazione proprio per imparare a usare al meglio la risonanza magnetica mobile. Quindi, i primi rallentamenti sarebbero da considerare “normali” e legati all’utilizzo del macchinario, non a un suo guasto.
Da qui la promessa che da dopo ferragosto, alcune situazioni verranno limate grazie a un potenziamento dell’attività affidata all’équipe del dottor Giovanni Consalvo, con più giorni di utilizzo del macchinario che rappresenta un costo notevole per la sanità pubblica e che sarebbe meglio sfruttare al massimo delle potenzialità.