Il pubblico ministero Irene Adelaide Bilotta, il giudice Edi Ragaglia e la dottoressa Maria Del Pesce dell’Area vasta2: un tris di donne eccezionali per l’edizione 2021 del “Premio Donna Cultura” di Ande Marche.
Nella splendida cornice del teatro Alfieri di Montemarciano si è svolto ieri sera (29 giugno) il “Premio Donna Cultura” istituito dall’Associazione Nazionale Donne Elettrici delle Marche. Il premio, sotteso dal fil rouge della speranza, è stato assegnato a tre stimate professioniste della magistratura e della sanità regionale che si sono spese per la giustizia sociale e per un miglioramento della vita delle persone.
«Ande Marche nasce proprio con questo obiettivo – spiega ai nostri microfoni la presidente regionale Ande professoressa Graziella Vitali – per valorizzare le eccellenze al femminile nel mondo del lavoro e delle professioni e affrontare tutti i temi culturali, economici e sociali della società». Importante il parterre d’onore: non sono voluti mancare il Prefetto di Ancona Darco Pellos, il Questore Giancarlo Pallini, il Contrammiraglio dell’Adriatico Enrico Moretti, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche professor Gian Luca Gregori, il già direttore della sanità marchigiana dottor Guido Papiri, la procuratrice Giovanna Lebboroni, il sindaco di Montemarciano Damiano Bartozzi, l’assessore regionale Guido Castelli, la presidente di Confindustria Paola Bichi Secchi, autorità politiche, civili e militari della regione, oltre a imprenditori e nomi di spicco del panorama culturale.
«Il tema di quest’anno legato al premio non poteva che essere la speranza – dice la madrina del Premio Donna Cultura, professoressa Paola Pierangeli Tittarelli – perché dopo un momento difficile come questo, solo la speranza di tornare a vivere, di tornare ad abbracciare la cultura e di una ripresa economica del Paese ci può salvare. Sono ottimista, ce la faremo».
I saluti introduttivi della serata sono stati affidati al “padrone di casa”, il sindaco di Montemarciano Damiano Bartozzi il quale ha sottolineato come «il Premio Donna Cultura ospitato nel teatro Alfieri sia occasione per far conoscere questo gioiello architettonico vanto del nostro paese» e ha ricordato la figura della maestra montemarcianese Maria Luigia Mandolini, nata nel 1866 e antesignana dell’Ande.
«Luigia era insegnante in una scuola elementare maschile, nella frazione di Case Bruciate – spiega il sindaco Bartozzi – è stata una delle prime suffragette italiane, conosciuta per essere una precorritrice nella lotta per l’estensione del voto alle donne agli inizi del secolo XX°. Nel 1906, con il sostegno del marito Enrico Matteucci, sindaco di Montemarciano, si inscrisse negli elenchi elettorali del Regno d’Italia nei municipi di Montemarciano e Senigallia, insieme ad altre nove docenti progressiste (Giulia Berna, Enrica Tesei, Carola Bacchi, Adele Capobianchi, Giuseppina Grazioli, Dina Tosoni, Iginia Matteucci, Palmira Bagaioli e Emilia Simioncioni). Le dieci maestre, dopo un iter burocratico difficile, entrarono il 25 luglio 1906, nel registro degli elenchi elettorali. Questa sentenza espressa con la considerazione “Personalmente contrario, giuridicamente favorevole”, venne nota in seguito come “sentenza Mortara”».
L’importanza del ruolo della donna nella società e nelle professioni, l’affermazione dei suoi diritti e della sua tutela in un momento in cui ancora il reato di femminicidio presenta numeri spaventosi sono stati espressi in un lungo intervento dal Prefetto di Ancona Darco Pellos, che ha sottolineato come la «manifestazione di stasera rappresenta un motivo di riflessione sull’uguaglianza e sulla necessità della ricerca di mezzi che favoriscano il principio di uguaglianza tra uomini e donne nella società». Ha portato il saluto della Regione Marche l’assessore Guido Castelli, che parlando dell’approvazione della normativa che ha riconosciuto la capacità giuridica alle donne in Italia, ha ricordato che Ancona ha dato i natali alla prima donna avvocato d’Italia, Elisa Comani, iscritta all’Albo dei Procuratori.
Molto emozionate le tre vincitrici del Premio. «Sono commossa e anche un po’ sorpresa dalla grande stima manifestata nei miei confronti, mi sono avvicinata all’Ande grazie alla professoressa Vitali e ne condivido i principi e le peculiarità, Ande Marche rappresenta le donne anche per questo sono particolarmente felice di ricevere questo premio», dice il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Ancona dottoressa Irene Adelaide Bilotta accompagnata dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Ancona Maurizio Miranda e dall’avvocato Arnaldo Ippoliti.
Del Pm Bilotta è stato ricordato l’impegno in particolare per aver permesso il ritrovamento di un’importante opera d’arte che mancava da Osimo da oltre mezzo secolo. «Dedico questo premio alle colleghe magistrate che come me ogni giorno devono conciliare un lavoro difficile con gli impegni familiari e di vita, ma ci dobbiamo approcciare a questo lavoro per rendere sempre migliore la giustizia sociale, soprattutto per le persone», ha detto il giudice del Tribunale di Ancona Edi Ragaglia, accompagnata a ricevere il premio dalla presidente di Confindustria Marche Paola Bichi Secchi e dall’avvocatessa Gabriella Pierantoni Rossignoli.
Ultima vincitrice, la dottoressa Maria Del Pesce prima e nota primario donna di Neurologia della Regione Marche e già direttrice sanitaria dell’Area vasta2. «L’Ande è un’associazione molto importante nell’ambito femminile e non solo. Ho dedicato 40 anni di lavoro ai malati neurovegetativi e soprattutto ai malati di Alzheimer e alle loro famiglie, creando servizi e centri diurni come i Caffè Alzheimer. Il mio auspicio è che si ponga sempre maggiore attenzione a questa malattia devastante», ha sottolineato la dottoressa, la cui brillante carriera professionale è stata ricordata dall’ex capo della sanità regionale dottor Guido Papiri e le doti umane che meglio la caratterizzano, dal Rettore dell’Università Politecnica di Ancona professor Gian Luca Gregori.
Il premio – organizzato da Ande Marche con il patrocinio del Comune di Montemarciano e la collaborazione della Fondazione Lanari – si è concluso con un concerto per violini solisti e armonica “L’estro armonico” su musiche di Vivaldi eseguite dall’Orchestra Barocca delle Marche con il primo violino e concertatore maestro Alessandro Ciccolini.