CASTELLEONE DI SUASA – Sono due gli animatori del campo estivo parrocchiale risultati positivi al covid-19, ma altri giovani potrebbero essere stati infettati dopo le prime giornate a stretto contatto, anche se all’aria aperta. Due casi a distanza di pochissimo tempo – il primo è emerso domenica 18 luglio, l’altro oggi mercoledì 21 – che hanno fatto scattare l’allarme tra istituzioni e famiglie dei circa 70 ragazzi dai 6 ai 13 anni iscritti al campo estivo.
Nonostante l’invito alla calma, cresce la preoccupazione per quello che potrebbe essere un vero e proprio focolaio. Proprio per evitare ulteriori contagi, da parte di chi magari non sa di essere stato infettato dal coronavirus, il sindaco di Castelleone di Suasa, Carlo Manfredi, ha inviato tutti a rimanere isolati in chiave preventiva, in attesa di ulteriori disposizioni dalle autorità sanitarie.
«In considerazione dei casi di positività registrati tra gli animatori del Grest – scrive il primo cittadino sulla pagina social del Comune – dopo consulto sanitario, a tutti, animatori e bambini, è consigliato l’isolamento preventivo, dettato dal buon senso, in attesa delle disposizioni Asur».
Nel frattempo però è già stato organizzato un servizio di screening per tutte le persone coinvolte, sia animatori che bambini. Domani, 22 luglio, dalle 11 alle 13 verranno effettuati circa 80 tamponi antigenici presso la palestra comunale grazie all’équipe territoriale medici “Collina” e “Monte”, guidata dal dottor Stefano Ripanti. Ci si dovrà presentare minuti di tessera sanitaria, i minori dovranno essere accompagnati. Per prenotare basta mandare un messaggio whatsapp al n. 353.3944.552, ma senza poter scegliere l’orario. Lo stesso sindaco Manfredi invita a rispettare scrupolosamente le norme anti covid, a far la fila osservando il distanziamento e muniti di mascherina, anche all’aperto.
L’operazione è stata messa in campo in modo da avere contezza del numero dei casi di positività al covid: il rischio è che ci sia un focolaio iniziato tra i più giovani. La maggiora parte infatti non ha l’età per essere vaccinata mentre tra gli animatori alcuni non hanno ancora finito l’iter vaccinale, ricevendo solo una delle due dosi previste. Oltre alle possibili conseguenze per le persone coinvolte, l’intero paese, stretto tra il fiume Cesano e il Nevola, rischia quindi di cadere in zona gialla o, peggio, piombare in zona rossa.