SENIGALLIA – «Senza un piano comunale per la minimizzazione dell’esposizione della popolazione all’inquinamento elettromagnetico diciamo no all’inquinamento elettromagnetico nel quartiere Saline, il più popoloso di Senigallia! Diciamo no ad una nuova antenna per la telefonia mobile sopra i condomini del quartiere Saline, a pochi metri dall’asilo nido Mimose, dalla scuola elementare Rodari e vicino alla scuola media Marchetti!».
Sono le parole con cui Diritti al Futuro – che ha recentemente aderito, dopo il risultato elettorale, ad Alleanza Verdi e Sinistra creando il gruppo di Senigallia – ha voluto commentare l’ultima novità in tema di antenne: la possibilità che ne sorga una in zona Saline, sopra un edificio a poca distanza dalle scuole del quartiere che è tra i più popolosi della città. La proposta è quella di un gestore di telefonia mobile che vorrebbe installare sulla copertura condominiale un’antenna: il problema, secondo Diritti al Futuro, non è tanto che arrivino certe proposte, quanto che non ci sia alcuno strumento cittadino idoneo a fermare la proliferazione selvaggia delle antenne.
«La deregulation e l’assenza dell’amministrazione comunale sta lasciando spazio alle logiche di mercato e dunque, dopo il traliccio in corso di costruzione sulla collina del Cavallo, c’è il rischio concreto che anche nel cuore del più popoloso quartiere di Senigallia venga installata una nuova antenna, senza alcuno studio basato sul principio di precauzione e della tutela della salute pubblica. Sono due anni che la Giunta Olivetti dice di lavorare ad un nuovo piano comunale delle antenne, ma ancora non si vede niente: solo annunci o silenzio/assenso come è stato per l’antenna del Cavallo di cui i nostri amministratori erano già a conoscenza da oltre un anno! Intanto però le compagnie telefoniche lavorano alacremente, e nell’ombra, all’installazione di nuove antenne e la nostra città vede, indifesa, il proliferare dell’elettrosmog a ridosso delle teste delle persone, vicino a siti sensibili e ai luoghi residenziali nel completo disinteresse della giunta».
Tra i timori c’è appunto che ne possano nascere altre un po’ ovunque, in maniera incontrollata, con rischi per la salute. «Temiamo perciò che ne vengano installate altre, a nostra insaputa e con la connivenza della giunta, su tutto il territorio comunale e in maniera selvaggia. Va ricordato, tra l’altro, che l’installazione delle antenne causa un deprezzamento del valore degli immobili a partire da quello dove viene installato l’antenna e poi per tutti gli edifici circostanti. Purtroppo il piano comunale per la localizzazione delle antenne, scaduto da più di due anni, non è stato ancora rinnovato e ciò consente alle compagnie telefoniche di agire liberamente, prendendo in affitto tetti e terreni per installarci delle antenne, solo sulla base delle proprie necessità, senza il rispetto di regole comunali e senza alcuna valutazione preventiva sulla salute delle persone, sull’ambiente naturale circostante e sul patrimonio immobiliare».
Ci sono perplessità anche sul fronte della salute. Come riportano da Diritti al Futuro, «gli studi scientifici dell’Istituto Superiore di Sanità hanno verificato effetti a breve termine sulla salute consistenti nell’aumento della temperatura corporea per i soggetti esposti; mentre non sono affatto chiari quali potrebbero essere gli effetti a lungo termine dati dalla continua esposizione alle onde elettromagnetiche dell’antenna 5G. Gli esperti avvertono che l’arrivo della nuova rete causerebbe un aumento massiccio dei campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF-EMF), con la conseguente maggiore esposizione degli esseri umani ad un flusso di radiazioni non ionizzanti – definito anche elettrosmog – che non è affatto privo di controindicazioni. L’ OMS aveva già dichiarato i campi delle precedenti generazioni di apparati per le telecomunicazioni potenzialmente pericolose per l’uomo. I campi elettromagnetici sono noti per essere in grado di alterare gli elementi base della vita quali acqua, membrana cellulare, genoma (DNA e RNA). E’ noto che questo tipo di radiazione possa raggiungere l’organismo interno attraverso la rete nervosa, il sistema linfatico e la rete sanguigna, e qui agire modificando e/o alterando la composizione cellulare».