SENIGALLIA – E’ stato approvato dalla giunta municipale (delibera n. 192/2021) il progetto definitivo per la sistemazione della chiesa delle Grazie nel complesso monumentale a fianco del cimitero maggiore. L’edificio religioso, chiuso dal terremoto del 2016, versa in una condizione precaria: per questo motivo l’ente senigalliese, proprietario dell’immobile, è dovuto ricorrere si alle proprie casse che ai finanziamenti sovracomunali per poter intervenire ed evitare che lo storico bene si aggravi ulteriormente.
Il sito della chiesa e dell’ex convento di Santa Maria delle Grazie, situato a circa tre chilometri dal centro cittadino, è un edificio monumentale fatto costruire da Giovanni Della Rovere dall’anno 1491 su progetto dell’architetto fiorentino Baccio Pontelli, come voto per l’avvenuta nascita del figlio maschio Francesco Maria e quale mausoleo della famiglia roveresca.
Nel complesso conventuale delle Grazie hanno lavorato grandi architetti del Rinascimento italiano. Nella chiesa è conservato uno dei massimi capolavori della pittura della città, ovvero la pala di Pietro Vannucci detto “il perugino” raffigurante la madonna col bambino e i santi Giovanni Battista, Ludovico, Francesco, Pietro, Paolo e Giacomo Maggiore.
Dai primi anni ’70 del secolo scorso, la parte est dell’antico convento venne utilizzata per dare alloggio a famiglie sfollate e come scuola elementare, poi dal 1978 divenne sede del museo comunale di storia della mezzadria “Sergio Anselmi” con duemila oggetti esposti, per la conoscenza delle condizioni di vita e di lavoro nelle campagne marchigiane nella prima metà del novecento.
La chiesa è chiusa ormai dal 13 settembre 2016 (ordinanza n.528 del dirigente area tecnica del Comune di Senigallia) a causa del terremoto del centro Italia che ha determinato un aggravamento dello stato della copertura e delle lesioni alla fodera muraria interna eretta nel 1626. Un deterioramento che, oltre a comportare la chiusura al pubblico della struttura, si aggrava sempre di più, facendo lievitare oltre modo i costi del progetto di restauro e recupero funzionale: nel 2018/19 venne affidato il compito di redigere la verifica di vulnerabilità sismica del complesso. Da lì è poi seguita la stima e lo studio di fattibilità tecnica ed economica: il costo attualmente è stimato in circa due milioni di euro.
Nonostante l’importanza storica e culturale del bene in questione, il Comune proprietario dell’immobile non ha disposizione tali risorse e si è rivolto all’ente regionale. Per quanto riguarda il primo stralcio, la Regione Marche ha concesso un contributo di 160 mila euro (100 mila nel 2021 e il resto nel 2022) sul totale di 500 mila euro per il risanamento conservativo della copertura con miglioramento sismico della chiesa delle Grazie. Nel concreto, significa che verranno sostituite le travi ammalorate e messa in sicurezza la torre campanaria, ottenendo così l’agibilità strutturale dell’edificio, secondo le normative vigenti, e la piena fruibilità degli spazi oggetto di riqualificazione e valorizzazione. L’intervento partirà, come annunciato dall’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine, nel prossimo autunno, dunque entro la fine dell’anno 2021.