ARCEVIA – Maggioranza favorevole, astenuta la minoranza. Questo l’esito della votazione al consiglio comunale di martedì 13 novembre per adottare la seconda variante al Piano regolatore generale. Un atto con cui l’amministrazione di Arcevia si impegna a mettore al primo posto lo sviluppo sostenibile, l’attività agricola, la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali ai fini turistico-ricettivi.
Una notevole riduzione nel consumo di suolo ottenuta grazie allo stralcio della previsione dell’edificazione produttiva nell’area intercomunale di Castiglioni, il che ha permesso di definire l’atto come “variante green”.
«Una variante verde, in linea con le politiche dell’amministrazione – scrive il sindaco Andrea Bomprezzi -. Niente consumo di suolo, recupero del patrimonio immobiliare esistente, nuove costruzioni solo se riguardanti piccole attività di qualità nel campo enogastronomico o di settori innovativi: queste le direttrici che sono state seguite per costruire la variante».
Ben 50 le domande di riduzione della capacità edificatoria (tra residenziale e produttiva ammonta a -142.000 mc), solo sei quelle in aumento: il che porterà, oltre a un minor gettito comunale con l’Imu, ad una dotazione di zone verdi per la comunità pari a 54 mq per abitante, in un territorio già ricco di aree agricole a tal punto da essere uno dei più vasti della regione Marche. Ma che punta ulteriormente nella riduzione della trasformazione del territorio in senso edificatorio e in una drastica riduzione del consumo di suolo.