ARCEVIA – Si sono svolti ieri a Nidastore i funerali del cardinale Elio Sgreccia, morto lo scorso 5 giugno a Roma. Un secondo rito funebre, dopo quello celebrato a San Pietro, per dare l’ultimo saluto a un arceviese doc, che nonostante i suoi impegni in Vaticano, era legatissimo al suo paese di origine.
Ieri in tanti si sono stretti attorno al cardinale Sgreccia, per l’addio al 91enne considerato il padre della bioetica cattolica italiana e uno dei massimi esperti a livello internazionale. A celebrare la messa è stato il cardinale Edoardo Menichelli che ne ha anche ricordato l’impegno nella Pontificia accademia per la vita fin dalla istituzione nel 1994 e di cui era ormai presidente onorario.
Dopo la benedizione da parte di Papa Francesco giunta venerdì 7 giugno nelle esequie a Roma, ecco dunque che un’intera comunità omaggia un suo conterraneo, figlio di contadini della frazione di Nidastore, che tanto si è impegnato per la famiglia e per il suo stesso paese, con iniziative pubbliche e tutto il suo supporto personale. Quell’impegno che gli è valsa anche la cittadinanza onoraria di Arcevia.