ARCEVIA – Situazione ancora grave nel paese dell’alta valle del Misa. Dopo le abbondanti piogge che hanno ingrossato fiume e fossi, la Perla dei monti deve fare i conti con strade famiglie senza acqua né elettricità, strade allagate, frane e smottamenti diffusi in tutto il territorio, ponti saltati.
A descrivere la situazione è il sindaco di Arcevia Dario Perticaroli: «Qui è un disastro. Abbiamo un territorio di 124 kmq dove si sono verificati smottamenti un po’ ovunque, dove le strade non sono percorribili, dove sono saltati tutti i ponti e ponticini che rendono anche inaccessibili le abitazioni private. Ci sono circa 900 utenze su 2000 senza energia elettrica, e anche nelle zone meno colpite la corrente andava e veniva continuamente. L’acqua che esce dai rubinetti è marrone, situazione normale dopo eventi del genere, ma comunque un ulteriore disagio per la popolazione».
A rendere ancora più drammatica la situazione è la notizia del ritrovamento a Serra de’ Conti di un 47enne, Michele Bomprezzi, che stava andando a trovare i parenti di Arcevia: l’uomo è stato ritrovato senza vita a quasi tre giorni dal terribile evento che ha sconvolto le Marche. Era il responsabile dell’informagiovani di Cupramontana e della biblioteca comunale.
Ieri in paese, oltre ai Vigili del fuoco, sono arrivati altri due gruppi di volontari di protezione civile: uno da Brescia, grazie a una donna originaria di Arcevia, uno da Osimo: entrambi hanno portato uomini e mezzi per poter risolvere alcune delle situazioni più complesse che si registrano sul territorio. A disposizione ci sono quindi anche camion ed escavatori. Ma soprattutto forze e competenze di chi è già intervenuto anche durante il sisma del centro Italia del 2016.
Ad Arcevia, come anche negli altri paesi, è immediatamente scattata anche la solidarietà tra concittadini: «Chi può – racconta sempre il sindaco Perticaroli – ha messo a disposizione ciò che aveva». Dal generatore alle pale ad altri oggetti di uso comune. «Ma qui manca di tutto, comprese le transenne per chiudere tutte le strade per via di frane e smottamenti». La situazione è stata segnalata anche al premier Draghi in visita due giorni fa a Ostra: «In qualità di sindaco e di presidente dell’Unione del comuni Le terre della marca senone, ho prospettato a Draghi tutte le difficoltà degli enti locali, sottolineando le differenze che ci sono tra il dibattito politico e la fragilità del territorio. Se non ci danno una mano, una grande mano, siamo morti».