ARCEVIA – Le previsioni davano un netto peggioramento della situazione e così è stato. Da ieri la perla dei monti, Arcevia, è divisa in due zone: il centro storico e l’area verso Sassoferrato colpite da intense nevicate, mentre le zone verso Pergola e verso Serra de’ Conti hanno visto abbondanti precipitazioni. Anche oggi si è ripetuta la medesima situazione, solo che nella frazione di San Pietro si è verificato anche lo straripamento del fiume Nevola.
«Abbiamo fin da ieri cercato di gestire al meglio la situazione – afferma il sindaco Dario Perticaroli – e fatto passare immediatamente i mezzi spazzaneve per rendere più facilmente transitabile le strade anche forti del fatto che molti turisti, soprattutto dal senigalliese, erano venuti ad Arcevia per la neve. Non c’è stato bisogno di mobilitare la Protezione civile che tuttavia era disponibile e in preallerta».
Poi c’era da gestire l’emergenza meteo con l’allerta arancione: da qui la scelta di sospendere le attività didattiche. «Questa mattina alle 5 – spiega ancora Perticaroli – ho aperto il centro operativo comunale e già alle 9 c’era un vertice con carabinieri, carabinieri forestali, ufficio tecnico, polizia locale e protezione civile per ottenere il miglior dispiegamento sul territorio e quindi un monitoraggio degli eventi».
Le problematiche più importanti si sono avute in frazione San Pietro, al confine con Pergola, dove è straripato il fiume Nevola all’altezza circa del vivaio: «sono intervenuti subito i vigili del fuoco e ora è tutto ripristinato» conferma il sindaco, così come è stata risolta la situazione per un’auto impantanata tra le provinciali 14 e 72, dove è stata anche chiusa la strada.
Più che altro la Perla dei monti deve di nuovo fare i conti con un territorio fragile e suscettibile al dissesto idrogeologico: sono diversi gli smottamenti diffusi in più zone per le abbondanti piogge che hanno contraddistinto la giornata di oggi, 23 gennaio, favorendo anche alcuni limitati allagamenti in qualche laboratorio artigianale, così come il freddo sta acuendo le criticità sui manti stradali.
Di conseguenza sono diverse le lamentele a cui il primo cittadino può solo rispondere: «Le situazioni continuano a peggiorare ma a noi non sono arrivate né risorse post alluvione del 15 settembre né rinforzi richiesti per gestire il tutto. E l’Anas ancora non è intervenuta per cui siamo messi come prima se non peggio».