ARCEVIA – Dopo il periodo di stop forzato correlato all’emergenza pandemica si prepara a riaprire il sipario sulla stagione teatrale 2021 del Teatro Misa di Arcevia e lo fa con un cartellone di tre spettacoli ispirati dallo slogan “Fame di teatro”. Un ‘assaggio’ attesissimo costituito da tre pièce che sono dei veri e propri gioielli.
Il cartellone riprenderà poi a gennaio, e fino ad aprile, con altri eventi e spettacoli. La proposta del Comune di Arcevia è firmata nella direzione artistica ed organizzativa dell’Atgtp associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, in collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana attività Teatrali, e con il sostegno di “Alte Marche Creative-Cuore accogliente dell’Appennino” bando POR MARCHE FESR 2014/2020 – ASSE 3, Ministero della Cultura, Regione Marche e CMS Consorzio Marche Spettacolo.
La stagione è stata illustrata durante una conferenza stampa online. «Si torna finalmente a teatro!», ha commentato entusiasta il sindaco di Arcevia, Dario Perticaroli. «La creatività in questi anni non si è mai fermata ma la vera partenza è adesso: il sodalizio con Atgtp è fondamentale adesso perché riusciamo a dare un’offerta maggiore nei territori», ha spiegato Daniele Sepe per Amat. «Ieri (Ndr: abbiamo aperto la stagione di Teatro ragazzi ad Arcevia con il pieno di pubblico: nostro obiettivo è far tornare la gente in sala. Questa stagione non a caso si chiama “Fame di Teatro“», ha aggiunto il direttore artistico Simone Guerro.
Si parte sabato 23 ottobre alle ore 21, con lo spettacolo “Gola ed altri brevi pezzi” che vede protagonista Valerio Aprea; un assolo spietato e al contempo esilarante, che fotografa un paese in balìa di una fame atavica, votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante.
Domenica 14 novembre ore 21, appuntamento ancora con il teatro d’autore nello spettacolo “La storia di Taborre e Maddalena” di Enrico Messina, uno dei più grandi cantastorie italiani, in scena con il musicista e compositore Mirko Lodedo, autore delle musiche eseguite dal vivo con la fisarmonica e oggetti da tavola.
Sabato 4 dicembre ore 21, si chiude la prima parte della Stagione teatrale del Teatro Misa con “Ubu Re Ubu chi?” da “Ubu Roi” di Alfred Jarry, drammaturgia e regia Simone Martini e con l’interpretazione di Daniele Bonaiuti, Simone Martini, Alessio Martinoli, per una produzione KanterStrasse con il sostegno di Regione Toscana. Uno spettacolo adatto anche ai ragazzi, che attraverso i meccanismi comici della farsa e del grottesco ripercorre le vicende narrate nell’Ubu Re di Alfred Jarry, scrittore, poeta e drammaturgo francese inventore della Patafisica, rileggendolo con un lessico che richiama volutamente quello de “i picari” di Mario Monicelli. “Ubu Re Ubi chi?” parla di politica, di colpi di stato e di guerre, di salite e veloci discese, parla di noi e a noi. Un testo sempre attuale, sul potere, la ricchezza e l’ingordigia che porta a consumare e a consumarsi sempre troppo velocemente.
Gli spettacoli si svolgeranno nel rispetto delle normative vigenti in termini di distanziamento e misure di sicurezza. Green pass obbligatorio.
Info e biglietterie: ATGTP 0731.56590 – biglietteria@atgtp.it – 334.1684688 dal lun al ven 09.00/13.00
www.atgtp.it.