Senigallia

Arcevia, al via la nuova stagione di prosa

Sul palcoscenico del Teatro Misa lo spettacolo fuori abbonamento “L’impertinente” del comico Dado. In cartellone sei proposte, tra cui “HotJazz. Radiodramma su Django Reinardt”, Casa de Tábua, “Sei personaggi in cerca d’autore”, TeleMomò di e con Andrea Cosentino, “Nuvole”, su Gino Bartali

Il teatro Misa di Arcevia
Il teatro Misa di Arcevia

ARCEVIA – Prende il via venerdì 28 dicembre la nuova Stagione Teatrale del Teatro Misa di Arcevia, con lo spettacolo fuori abbonamento “L’impertinente” del comico Dado. Una proposta fuori abbonamento del cartellone spettacoli promosso dal Comune di Arcevia con Atgtp Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata e Amat Associazione Marchigiana Attività Teatrali, e con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e della Regione Marche-Servizio Beni e Attività Culturali.

L’artista Dado ad Arcevia con “L’impertinente”

Volto noto per la sua partecipazione a trasmissioni seguitissime come Zelig, Made in Sud e Striscia la Notizia, Dado ha consolidato il successo nei teatri di tutta Italia con il suo abbigliamento maculato e le sue canzoni surreali. In “L’impertinente”, uno spettacolo scritto con Emiliano Luccisano e Riccardo Graziosi, mette in scena una delle qualità più represse dell’individuo della società moderna: l’impertinenza. L’impertinenza che il comico romano fa esplodere in scena, spesso con l’ingenuità e lo sguardo di un bambino, cerca di smascherare tutte le ipocrisie della società in cui viviamo. La politica, la borghesia da salotto, la famiglia, la religione e tutti quelle convenzioni dietro le quali ci nascondiamo, verranno abbattute a suon di comicità e di canzoni che lasceranno il pubblico senza respiro.

Sei gli spettacoli in cartellone, di cui quattro in abbonamento, per una proposta caratterizzata da qualità e varietà.

Sabato 12 gennaio alle ore 21,15 l’appuntamento è con HotJazz. Radiodramma su Django Reinardt, uno spettacolo della compagnia Asini Bardasci scritto da Paola Ricci, con Filippo Paolasini voce narrante, ed i musicisti Alessandro Centolanza e Fausto Savatteri chitarra manouche, Martino Pellegrini violino, Tazio Forte fisarmonica e pianoforte; i suoni sono di Nicola Casetta. In scena è la storia del musicista zingaro Django Reinhardt, l’inventore per eccellenza del jazz per chitarra, narrata da uno speaker e da quattro musicisti jazz manouche. Una chitarra, un pianoforte, un contrabbasso, una fisarmonica e un violino accompagnano la voce narrante dai primi del novecento, fino al 1953: le due guerre, Parigi, l’America, i generi musicali a cui Reinhardt ha dedicato la produzione di tutta la sua vita, jazz, bebop, manouche, swing, musette.

Domenica 3 febbraio (alle ore 17) va in scena Casa de Tábua, uno spettacolo di teatro fisico e comicità che racconta un incontro inaspettato tra due mondi e rivela il lato buffo del quotidiano. Lo spettacolo, una produzione Teatro C’art, è scritto e interpretato da André Casaca, brasiliano di origine e italiano di adozione, tra i maggiori clown e artisti di teatro corporeo, e Irene Michailidis, attrice e musicista italiana di origine greca. La storia è quella di un incontro inaspettato: lui con la sua casa viaggiante, lei con la sua casa sonora; lui con il suo silenzio impacciato e morbido, lei con le sue abitudini precise e ritmiche. Vedersi dalla terrazza ma non riuscire a trovarsi davanti alla porta, pulire casa, sognare, far colazione, darsi appuntamento sotto un lampione sopra una sedia e salutarsi.

Venerdì 1 marzo (alle ore 21.15), uno dei più grandi testi del teatro italiano, Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, arriva in scena nell’allestimento di VicoQuartoMazzini/Atgtp per la regia di Gabriele Paolocà. Lo spettacolo offre una visione non scontata dei classici temi pirandelliani (il teatro nel teatro, la crisi dell’io, il contrasto tra vita e forma), rendendo omaggio all’opera attraverso una chiave interpretativa che possa portare lo spettatore a riflettere su questi temi con un nuovo spirito e un rinnovato interesse.

Venerdì 29 marzo (ore 21.15) va in scena TeleMomò di e con Andrea Cosentino, attore, autore, comico e studioso di teatro, uno degli artisti più originali della scena contemporanea, in una produzione Aldes/Akroama. Telemomò è la prima televisione a filiera corta, autarchica, ecologica e interattiva. È il disvelamento esilarante della povertà del linguaggio televisivo che viene mimato mediante la povertà materiale di un teatrino d’animazione artigianale. È anche il pulpito dal quale lanciare improbabili proclami politici e surreali analisi sociologiche. Se la televisione ha fatto l’Italia di oggi, di lì si dovrà passare per disfarla.

La Stagione del Teatro Misa chiude sabato 4 maggio (alle ore 21.15) con un fuori abbonamento dedicato alla Resistenza, in collaborazione con Anpi Sezione di Arcevia; lo spettacolo Nuvole. Da Firenze ad Assisi con la libertà nascosta nella bicicletta di Gino Bartali, di Paolo Mirti, con Stefano Venarucci che ne cura anche la regia, e le musiche di Giuseppe Brabaro. Nuvole è un paesino a due passi da Città Di Castello. È là che nel 1943 un bambino di otto anni vide sbucare da dietro una curva il grande campione Gino Bartali. Da quel momento la sua vita non fu più la stessa. Bartali era il corriere segreto dell’organizzazione clandestina che aiutava gli ebrei in Umbria e Toscana. Nel suo percorso d’allenamento tra Firenze e Assisi nascondeva nel sellino della sua bici i documenti falsi, destinati ad essere stampati in una tipografia clandestina, grazie ai quali centinaia di profughi ebrei riuscirono a salvarsi dalla deportazione nei campi di concentramento.

La campagna abbonamenti ai 4 spettacoli proseguirà fino al 12 gennaio. Chi si abbona potrà assistere a L’impertinente di Dado di venerdì 28 dicembre al prezzo speciale di € 5 anziché € 15 e avrà in omaggio l’ingresso allo spettacolo di sabato 4 maggio Nuvole.