CORINALDO – Conclusa la campagna di ricerche e scavi archeologici condotta in contrada Nevola, non si fermano però studi e ricerche sulla necropoli picena e romana a conferma dell’eccezionalità del sito recentemente scoperto. A seguire i risultati scientifici con grande interesse, oltre all’amministrazione comunale corinaldese, è l’università di Bologna.
Le attività si sono svolte dal 12 al 30 luglio e, come ogni anno, hanno avuto anche una forte ricaduta in termini di didattica e formazione per i giovani studenti universitari del dipartimento di Storia, Culture, Civiltà. La squadra degli archeologi era composta da otto studiosi e studenti di vario livello (dottorandi, specializzandi, studenti del corso di laurea magistrale in archeologia) e di varia provenienza dal territorio nazionale.
L’avventura archeologica corinaldese si distingue quindi anche sul piano formativo, permettendo ai partecipanti alle campagne archeologiche di maturare esperienze e apprendere nozioni preziose per la futura professione di archeologi. Da rimarcare infatti anche la prosecuzione delle attività di restauro dei reperti rinvenuti con le campagne precedenti, e la collaborazione con restauratori professionisti anche sul campo, quale ulteriore opportunità di crescita per tutti.
L’amministrazione comunale, da subito sostenitrice e promotrice del progetto, esprime grande soddisfazione per i risultati ottenuti e per la professionalità dell’équipe addetta ai lavori. «La scoperta della necropoli picena – afferma l’assessora Giorgia Fabri – aggiunge un altro importante tassello alla storia di Corinaldo e del territorio, aprendo nuove frontiere per percorsi di ricerca ancora tutti da approfondire. Sarà fondamentale nell’immediato futuro individuare le strategie migliori per la valorizzazione di questo importante sito e per la sua divulgazione alla comunità locale. La mostra archeologica recentemente inaugurata è la prima tappa di questo percorso».