CASTELLEONE DI SUASA – Nuova campagna di scavi archeologici nell’area della città romana di Suasa. Il consorzio ha infatti dato oggi 21 giugno il via a una nuova serie di attività rivolta soprattutto all’Anfiteatro romano a Castelleone di Suasa. Grazie agli studenti di archeologia dell’università di Bologna e di beni culturali del campus di Ravenna, sono ripresi gli scavi che si protrarranno fino alla prima settimana di luglio e che vedranno all’opera anche strumenti innovativi quali rilievi topografici 3D con droni e laser scanner.
Ieri l’inaugurazione della nuova campagna di scavi archeologici coordinata sul campo da Alessandro Campedelli, alla presenza dei responsabili del consorzio città romana di Suasa – di cui fanno parte i comuni di Castelleone di Suasa, Corinaldo e S. Lorenzo in Campo – della soprintendenza e dell’ordine degli architetti.
Dal 12 al 30 luglio, poi, le attività si sposteranno a Corinaldo, in località Nevola, per la ricerca sulla necropoli picena di età orientalizzante e romana. La campagna di scavi archeologici avviata nell’ambito del progetto ArcheoNevola vedrà anche a Corinaldo prendere parte alle operazioni gli studenti dei vari corsi di studio in archeologia dell’università di Bologna.
A conclusione degli scavi sarà poi inaugurata la mostra “Il tesoro ritrovato. La tomba del principe di Corinaldo”. Promossa dal Comune e realizzata in collaborazione con la Soprintendenza archeologia belle arti delle Marche e l’università di Bologna (a cura di Federica Boschi e Ilaria Venanzoni), la mostra sarà allestita e ospitata nella pinacoteca comunale C. Ridolfi di Corinaldo e verterà sul racconto della scoperta archeologica avvenuta pochi anni fa, tramite immagini, foto d’autore e disegni ricostruttivi e sull’esposizione di alcuni dei reperti del corredo della ricca sepoltura di VII sec. a.C. dopo i necessari restauri.
L’ultimo step della campagna 2021 promossa dal consorzio città romana di Suasa si terrà invece a settembre nel borgo storico di San Lorenzo in Campo. Le ricerche, in corso ormai da qualche anno sull’archeologia dell’architettura, stanno rinnovando la ricostruzione della storia del paese e verranno dirette sul campo da Andrea Fiorini con un altro nutrito gruppo di studenti dell’ateneo di Bologna. Il coordinamento delle attività di scavo in 3 comuni vicini, permette di sviluppare la ricerca archeologica in parallelo su tutto il territorio, così da migliorare e approfondire le conoscenze storiche in un comprensorio ampio che presenta diversi caratteri condivisi.