Senigallia

Senigallia, l’impianto rifiuti a Cesano non si farà. Archiviato il progetto

La Provincia ha accolto la richiesta inviata dalla Eco Demolizioni srl, azienda proponente del progetto. La documentazione è stata esaminata dalla Commissione riunitasi ieri (11 settembre)

SENIGALLIA- L’impianto di smaltimento rifiuti di Cesano non si farà, la Provincia ha accettato la richiesta di archiviazione del progetto inviata venerdì dalla Eco Demolizioni srl. La notizia è stata data ieri sera (11 settembre) durante la Commissione Congiunta convocata per discutere il progetto.

Il 21 dicembre 2018 l’azienda aveva inviato alla Provincia un progetto che l’Ente ha chiesto di rivedere ed è stato sottoposto ad esame solo dopo che sono state apportate alcune modifiche. Il 27 agosto, con una delibera la Provincia ha approvato il nuovo progetto che prevede un centro di smaltimento rifiuti in un’area di 40 mila metri quadri.

Il 5 settembre si è svolta un’Assemblea Pubblica ma, ventiquattr’ore prima dell’incontro il sindaco aveva annunciato in consiglio comunale la volontà di richiedere all’azienda di ritirare il progetto.

Maurizio Mangialardi era stato accusato di mancata trasparenza per non avere informato i cittadini e per non avere reso pubblico il documento che ha inviato all’azienda per chiedere il ritiro del progetto. Ieri, in Commissione, la lettera è stata letta, come la pec inviata dall’azienda in cui ribadisce la richiesta di archiviazione del progetto e la pec inviata dal Presidente della Provincia Luigi Cerioni che dichiara di avere inoltrato agli uffici preposti la richiesta di archiviazione della pratica.

Accuse di mancata trasparenza sono arrivate anche ieri da parte di alcuni consiglieri: «Vorrei chiarire che la mancata trasparenza è da parte del presidente della Provincia, erano loro a dovere informare consiglieri e cittadini non il sindaco  – spiega Roberto Paradisi, consigliere di Unione Civica  – Voglio inoltre dissociarmi da quanti in assemblea hanno gridato e imputato al sindaco, una cosa molto grave e vergognosa».