SENIGALLIA – Continua a palazzo del Duca fino al 4 febbraio la mostra “La Realtà Ingannata”, la grande esposizione antologica dei tre artisti Ferruccio Ferroni, Mario Giacomelli, e Aristide Salvalai, gli autori più rappresentativi del gruppo Misa. Un’esposizione che, con le sue quasi 150 fotografie, rende omaggio al gruppo Misa, a quella “scuola” che ha scritto la storia della fotografia a Senigallia e in Italia.
L’esposizione con gli scatti in bianco e nero dei tre celebri fotografi Ferruccio Ferroni, Mario Giacomelli, e Aristide Salvalai è stata organizzata dal Comune di Senigallia in collaborazione con il Museo Comunale d’Arte Moderna dell’Informazione e della Fotografia (Musinf) e con il contributo della Fondazione Città di Senigallia per mettere in luce quel percorso di ricerca fotografica e artistica che parte dalla realtà (da qui il titolo); ciascuna foto però contiene dentro di sé l’ingegno, la poesia e la sensibilità dell’artista che sposta quindi il piano di lettura su un approccio più poetico.
Per una mostra che continua, un’altra si avvia invece alla conclusione. Si tratta dell’esposizione di opere di Renzo Tortelli e Catia Uliassi visibili al Café Zepplin di via Cavallotti, a Senigallia. “Sguardi sulle Marche” chiuderà infatti i battenti il prossimo 6 gennaio.
La mostra curata dallo SpazioArte della Fondazione A.R.C.A. unisce due artisti e due linguaggi diversi, ma entrambi artistici: per quanto riguarda il fotografo di Potenza Picena Renzo Tortelli, tanto spazio viene riservato alla campagna marchigiana protagonista indiscussa degli scatti. Più astratte invece le opere pittoriche di Catia Uliassi: in molti quadri cerca di raccontare l’entroterra marchigiano oppure la sua città natale attraverso forti influenze impressioniste.
E per una che si chiude, un’altra si avvicina: parliamo della grande mostra retrospettiva su Robert Doisneau dal titolo “le Temps Retrouvé” che si terrà sempre a palazzo del Duca dal 29 marzo al 2 settembre 2018: l’esposizione è dedicata al celebre fotografo francese, nonché pioniere della fotografia di strada e del reportage, che ha profondamente influenzato la cultura contemporanea fino a diventarne lui stesso simbolo.