SENIGALLIA – Ieri alcuni attivisti del Centro Autogestito Arvùltura hanno manifestato sotto l’Hotel “Duchi della Rovere”: la struttura sabato ha ospitato il convegno dell’Associazione Sol.Id. «Si tratta di un’organizzazione fascista – ha spiegato Nicola Mancini, portavoce degli attivisti – Chi ospita i fascisti è complice. Faremo presente all’associazione albergatori chi è Sol.Id, lo diremo a tutti gli alberghi vogliamo che a Senigallia i fascisti abbiano terra bruciata. Ringraziamo l’Anpi che ci sta aiutando e chi è intromessa perchè questo convegno non venisse ospitato in un’altra struttura che alla fine ha negato la sala a Casa Pound». Gli attivisti hanno cercato di parlare con il titolare che però, al momento della manifestazione non era nella struttura. «Abbiamo venduto una sala per un meeting con regolare fattura – spiega Roberto Frulla, direttore dell’Hotel Duchi della Rovere – Nella sala era compresa l’attrezzatura audio video e l’acqua naturale. La prenotazione era a nome di un privato». I partecipanti al convegno organizzato da Casa Pound erano in totale 34: «Quattro erano di Senigallia – prosegue Mancini – Gli altri provenivano da Umbria, Marche e Lazio. Nei social hanno parlato di rastrellamenti e rappresaglie contro Senigallia, hanno usato parole come “bonificheremo anche Senigallia”. Minacce nei nostri confronti e nei confronti di tutti i senigalliesi». Il portavoce del Centro Autogestito Arvùltura si è inoltre rivolto al sindaco: «Vorremmo sapere a che punto è la proposta che l’Anpi aveva chiesto di discutere in consiglio comunale – conclude Mancini – Chiediamo al sindaco di provvedere presto a questa nostra richiesta». L’Anpi aveva chiesto di emanare un’ordinanza comunale specifica che vieti ogni luogo pubblico alle organizzazioni neofasciste. Sul posto ieri, al termine della manifestazione, che si è svolta senza disordini, sono arrivati carabinieri e polizia che hanno provveduto ad identificare i circa dieci attivisti che hanno partecipato all’iniziativa.