SENIGALLIA – Portare i figli all’ultimo minuto o addirittura in ritardo per evitare assembramenti fuori dalle scuole. È l’appello, sotto forma di provocazione, che il consigliere comunale della Lega, Floriano Schiavoni, ha voluto lanciare durante la seduta di ieri, 19 novembre, sottolineando il rischio che si crea all’esterno degli istituti scolastici quando numerosi genitori e ragazzi attendono di entrare.
Il leghista, ex docente, ha voluto spiegare così il suo appello: si verificano spesso assembramenti fuori dalle scuole, soprattutto le secondarie di primo grado (medie), da parte di giovani con o senza genitori, già dalle 7:40 di mattina. Una situazione che, in attesa di farli entrare in classe, rischia di far emergere qualche focolaio di covid-19 e per evitare ciò Schiavoni ha voluto fare una proposta provocatoria ai genitori, agli insegnanti e alla stessa giunta.
Secondo il consigliere leghista, una soluzione potrebbe essere quella di far arrivare mezz’ora prima gli insegnanti, in modo da poter far rispettare le distanze. «Lo facevo anch’io quando insegnavo, se ce n’era bisogno». In alternativa o in aggiunta, l’appello alle famiglie: «Portate all’ultimo minuto a scuola i vostri figli perché non riescono a stare buoni e fermi nell’attesa. Anzi, al limite, potrebbero anche portarli in ritardo così non si verificano assembramenti fuori dalle scuole».
Una provocazione solo per far tornare al centro del dibattito politico cittadino il problema che si crea ogni giorno fuori dai vari istituti scolastici: non tutti i ragazzi mantengono le distanze, non tutti hanno le mascherine correttamente indossate e qualche volta sfuggono anche al controllo dei genitori. Da qui l’invito al sindaco e alla giunta a trovare una soluzione.
Lo stesso primo cittadino Massimo Olivetti, che nei giorni scorsi aveva chiesto la collaborazione delle famiglie proprio su questi aspetti relativi alle norme anti covid, ha ribadito che c’è stato di recente un incontro con i dirigenti scolastici. Lo scopo era quello di risolvere queste criticità segnalate anche in consiglio comunale, ma ancora non è stato emanato alcun documento specifico né prese ulteriori misure per ovviare al problema che riguarda praticamente ogni scuola di tutto il paese.