SENIGALLIA – Una maggiore offerta assistenziale rivolta agli anziani, sempre più qualificata e convenzionata con la sanità pubblica. Queste sono le novità per le case di riposo e per le residenze protette che insistono sul territorio delle valli del Misa e Nevola. Il che si traduce con più posti letto convenzionati e nuove tipologie assistenziali negli istituti privati per anziani.
Con la delibera della giunta regionale sui servizi integrati extraospedalieri, sanitari e socio-sanitari a beneficio degli anziani, disabili e malati di Alzheimer, adottata lunedì 6 agosto, si va ad aumentare la percentuale dei posti letto convenzionati nelle residenze protette per anziani dell’intera regione, che passano alla soglia minima del 66% della disponibilità totale.
Per il territorio senigalliese e delle valli Misa-Nevola ciò significa un aumento dei posti di residenza protetta convenzionati con il sistema sanitario pubblico (appunto per raggiungere la soglia del 66% dei posti rp disponibili) e l’introduzione in una struttura come la Fondazione Città di Senigallia dell’assistenza delle “cure intermedie”, ovvero quelle cure sanitarie specialistiche che avvicinano la residenza protetta a una struttura ospedaliera.
L’obiettivo che si è posta la giunta regionale, su proposta e ideazione del presidente della commissione regionale sanità Fabrizio Volpini, è quello di contribuire con nuove risorse, oltre 4 milioni di euro, al miglioramento della residenzialità per anziani non auto-sufficienti o affetti da demenza.
«L’idea nasce – spiega Volpini – da una serie di conferenze a livello nazionale in cui si è fatto il punto sull’invecchiamento della popolazione nazionale che pone nuove sfide, sia a livello di servizi, sia a livello economico, sia per l’intero sistema previdenziale».
Nel senigalliese, che secondo Volpini e Mangialardi diverrà «un esempio per tutte le Marche», ne gioveranno varie strutture che riceveranno fondi per aumentare i posti letto convenzionati (abbassando di conseguenza i costi per le famiglie) e riqualificare l’offerta verso gli anziani non autosufficienti o quelli affetti da demenza e Alzheimer.
In particolare aumenteranno i posti letto convenzionati all’Opera Pia Mastai Ferretti (a cui si aggiungeranno 20 posti in Rsa) e alla residenza protetta Stella Maris; all’Opera Pia Lavatori Mariani a Trecastelli; a Villa Leandra a Serra de’ Conti e a Corinaldo alla Fondazione S.Maria Goretti, mentre non aumenteranno perché sono già tutti convenzionati i posti disponibili a Ostra e Ostra Vetere (rispettivamente alla fondazione Moroni-Antonini-Morganti e alla Casa dell’Ospitalità Federico Marulli).
Alla Fondazione Città di Senigallia, invece, che ha già raggiunto la soglia del 66% di posti convenzionati, si sperimenterà per la prima volta un modulo di 20 posti letto per le cure intermedie. Si tratta di una modalità assistenziale destinata a pazienti che sono in situazione di malattia ma non tanto gravi da rimanere in un ospedale e ancora non sufficientemente stabilizzati per tornare a casa.
Il progetto segue anche le difficoltà dei gestori delle residenze protette e case di riposo di mantenere i costi nonostante l’aumento delle necessità degli ospiti. «A oggi sono infatti pochi gli anziani autosufficienti che risiedono nelle case di riposo tradizionalmente intese – spiega Mario Vichi, presidente dell’Opera Pia Mastai Ferretti e coordinatore regionale degli enti gestori di residenze protette per anziani -. Per lo più gli ospiti sono persone affette da una o più patologie, come demenza o Alzheimer, che necessitano di cure o assistenza continuativa o specialistiche. Situazioni che le famiglie, sempre più spesso, non riescono a garantire».
«Ecco perché la Regione è intervenuta – ha dichiarato il sindaco di Senigallia e presidente Anci Marche Maurizio Mangialardi -: in chiave lungimirante si sta adoperando per garantire l’operatività delle strutture che offrono un servizio così importante oggi e che lo sarà sempre più nel futuro».