Senigallia

Alluvione 2022, entra in funzione la vasca di espansione a Bettolelle di Senigallia

Terminati i lavori nell'area al confine con il Brugnetto, già in corso l'ampliamento per stoccare entro marzo 2025 fino a un milione di metri cubi di acqua in caso di piena del fiume Misa

La vasca di espansione tra Bettolelle e Brugnetto di Senigallia
La vasca di espansione tra Bettolelle e Brugnetto di Senigallia

SENIGALLIA – Quarant’anni. Tanto ci è voluto perché vedesse la luce la prima delle vasche di espansione che dovevano essere realizzate a Senigallia a tutela della spiaggia di velluto già a metà degli anni ‘80. Quella di oggi, lunedì 16 settembre, è un po’ una giornata storica perché entra in funzione a Bettolelle, al termine dei lavori durati due anni, la prima cassa di laminazione in cui far stoccare in modo naturale, grazie a un restringimento dell’alveo fluviale, circa 800 mila mc di acqua in caso di piena del fiume Misa. E già è in corso un ulteriore intervento per l’ampliamento in una seconda area, collegata alla prima tramite sifoni, che aumenterà questa quota a un milione di metri cubi, per un costo totale di circa 7 milioni di euro.

L’area sorge adiacente al ponte sul fiume Misa in zona Bettolelle, ma confina con il Brugnetto, di cui anzi sfrutta come argine nord la quota stradale della provinciale Corinaldese. Un’area soggetta a esondazioni proprio per il livello più basso del terreno, ora acquisita, in parte dalla Regione Marche che potrà essere coltivata; anzi, proprio questa possibilità contribuirà a mantenerla in uno stato ottimale per la ricezione delle acque del Misa in caso di piena importante.

Da sinistra Lucia Taffetani, dirigente genio civile Marche nord; Massimo Olivetti, sindaco di Senigallia; Stefano Aguzzi, assessore regionale alla protezione civile.
Da sinistra Lucia Taffetani, dirigente genio civile Marche nord; Massimo Olivetti, sindaco di Senigallia; Stefano Aguzzi, assessore regionale alla protezione civile.

Oggi, a due anni dall’alluvione, e a due giorni dalle commemorazioni delle 13 vittime, si è svolto un sopralluogo da parte dell’assessore regionale alla protezione civile Stefano Aguzzi, del sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, di Lucia Taffetani, dirigente del Genio civile Marche Nord, di David Piccinini, dirigente regionale ambiente e risorse idriche, e dei consiglieri regionali Luca Santarelli e Mirko Bilò. Con l’occasione è stato illustrato il suo funzionamento. L’area si riempirà da sola quando il fiume raggiungerà una determinata soglia, grazie a un restringimento, questo sì artificiale, del letto del fiume: l’acqua confluirà nella vasca riempiendola gradualmente per poi trattenerla. Verrà rilasciata in maniera manuale solo al termine della fase emergenziale. 

Lo scopo è chiaro, ridurre la pressione sull’abitato senigalliese in caso di precipitazioni abbondanti che facciano salire repentinamente il livello del fiume. Soddisfatto in primis l’assessore Aguzzi che ha parlato di un’eredità raccolta e finalmente portata a compimento; ma ha anche avvertito che non azzererà il rischio esondazioni: «Sappiamo che se dovesse verificarsi un evento come quello del 15 settembre 2022, nemmeno dieci di queste aree potrebbero evitare un nuovo disastro». 

Così come si è detto soddisfatto il sindaco Olivetti che ha auspicato la stessa determinazione a risolvere la questione delle delocalizzazioni degli abitanti delle zone più a rischio allagamento. Al sopralluogo erano presenti anche dei residenti di un condominio adiacente alla vasca di espansione, villa Giannini, che hanno manifestato chiedendo più sicurezza per la zona in cui il fiume è esondato più volte nel corso degli anni.