Senigallia

Arcevia, il castello di Nidastore primo nella classifica di Luoghi del cuore del Fai per le Marche

Il borgo medievale, uno dei nove castelli della perla dei monti, è provvisoriamente il più votato nel programma promosso dal fondo per l’ambiente italiano. Seguono Ascoli e Senigallia

Il borgo medievale di Nidastore, ad Arcevia. Foto di Alberto Fenucci
Il borgo medievale di Nidastore, ad Arcevia. Foto di Alberto Fenucci

ARCEVIA – Uno dei nove castelli di Arcevia è attualmente in testa alla classifica regionale del programma “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano. Si tratta di Nidastore, uno dei borghi medievali – il più settentrionale dei nove, nella valle del fiume Nevola, ai confini con il territorio pesarese – che formano il comune arceviese denominato la perla dei monti. E con i suoi oltre 2.500 voti primeggia dall’alto anche questa specie di graduatoria provvisoria per quanto riguarda le Marche dei beni che possono essere votati e sostenuti per garantire la loro salvaguardia e valorizzazione. È al 77° posto della classifica generale italiana.

Al secondo posto (e al 95° in Italia) si trova la chiesa con chiostro di sant’Angelo Magno ad Ascoli Piceno, con circa 2150 voti, mentre al terzo c’è un altro bene della provincia di Ancona, il “museo” della scuola Pascoli, nel centro storico di Senigallia, ‘appena’ 834 preferenze e quindi al 204° posto tra tutti i beni italiani suggeriti dai cittadini con lo scopo di assicurare un futuro di tutela e valorizzazione ai propri luoghi amati.

Nidastore è un piccolo borgo, con caratteri distintivi che si sono mantenuti dal ‘200 fino a oggi. Abitato di forma allungata, Nidastore deve il suo nome agli astori, i falchi usati per la caccia nel medioevo e la sua fondazione dovrebbe infatti risalire agli inizi del duecento. Il borgo sorge in un territorio paesaggisticamente quasi intatto e la sua struttura attuale risale ai rifacimenti della seconda metà del ‘400. La cinta muraria, su cui poggiano le abitazioni e alcuni palazzi con portali cinquecenteschi e seicenteschi, è ben conservata. La chiesa di san Sebastiano, cuore religioso del “castello”, conserva una crocifissione cinquecentesca. Il comitato promotore di questa candidatura già negli anni passati si era impegnato, ottenendo però molti, molti meno voti.

Per quanto riguarda il Museo della Scuola a Senigallia, invece, è nato un comitato apposta che ne racconta la nascita: «L’occasione è stata il ritrovamento di materiali e reperti nei magazzini della scuola primaria Giovanni Pascoli, risalenti al 1940 circa. In seguito, è stato realizzato un piccolo museo in cui si racconta e si rappresenta la vita della scuola dal 1939 in poi. L’obiettivo è quello di raccontare la storia della vita scolastica di altri tempi nella quale erano fondamentali l’educazione e la socialità senza social media». Oltre a voler far conoscere il museo a un pubblico più ampio, anche con una possibile apertura continuativa, si auspica la ristrutturazione degli ambienti in cui il museo è allestito e la raccolta di ulteriore materiale da esporre.

Per votare questi luoghi del cuore, e permettere loro di avere una chance di restauro o di valorizzazione attraverso questo censimento lanciato dal Fai, c’è tempo fino al 10 aprile. Oltre ai primi tre classificati nazionali che riceveranno rispettivamente 70, 60 e 50 mila euro, anche i luoghi che raggiungono la soglia di 2500 voti potranno ambire a un contributo economico, candidandosi al bando che il FAI apre dopo ogni censimento. Basterà andare sul sito www.iluoghidelcuore.it per “aiutare” il patrimonio di storia, arte e natura dell’Italia e della propria regione.

Clicca QUI per consultare la classifica provvisoria dei “Luoghi del Cuore” nelle Marche.