Senigallia

Senigallia, la dirigente scolastica sulla gita negata: «Esito positivo della vicenda». Le famiglie: «Tutt’altro»

Sulla vicenda dei due studenti con disabilità a cui è stato negato di partire per la settimana bianca, la preside della Fagnani e il legale dei genitori danno letture diverse

La dirigente scolastica dell'istituto Senigallia Centro Fagnani, Patrizia Leoni
La dirigente scolastica dell'istituto Senigallia Centro Fagnani, Patrizia Leoni

SENIGALLIA – Sul diniego a due studenti con disabilità a partecipare alla settimana bianca assieme ai propri compagni di una scuola senigalliese, la dirigente scolastica Patrizia Leoni parla di «esito positivo» della vicenda, per cui sarebbe stata individuata una soluzione. D’altro parere invece le famiglie dei due studenti, rappresentate dall’avvocato Corrado Canafoglia, secondo cui non ci sarebbero novità rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi.

La vicenda, rimbalzata su tutti i giornali e media anche a livello nazionale, era nata dalle difficoltà a far partire per la gita scolastica in montagna anche due giovani studenti con disabilità dell’istituto comprensivo Senigallia Centro-Fagnani. Difficoltà logistiche, difficoltà economiche ma soprattutto legate all’assistenza educativa e sanitaria di cui hanno bisogno i due ragazzi. Le famiglie si erano rivolte al legale per far valere le proprie ragioni: ne era nata una diffida alla dirigente scolastica della scuola secondaria di primo grado per presunte discriminazioni, poi rivolta, per conoscenza, anche all’Ufficio scolastico regionale.

Dopo giorni di colloqui viene espressa dalla scuola soddisfazione: «Siamo felici di poter comunicare l’esito positivo di questa vicenda e della soluzione che è stata individuata – si legge in una nota stampa – grazie alla costante ricerca, da parte della scuola, di vie praticabili per rendere possibile l’esperienza ai nostri ragazzi. Siamo soprattutto felici che corrisponda all’iter iniziato con le mamme a gennaio. Il superamento della criticità sanitaria è stato, infatti, conseguito con il reperimento di una figura medica disponibile ad affiancare la scuola, dopo un primo bando andato a vuoto il 17 febbraio, mentre l’Unione dei Comuni ha assecondato la richiesta dell’Istituzione scolastica all’utilizzo degli educatori durante lo svolgimento dell’iniziativa».

La dirigente scolastica Patrizia Leoni ha parlato anche di «soluzioni e deroghe, anche a situazioni complesse come quelle che abbiamo dovuto affrontare in questi giorni», per poi esaltare il lavoro svolto e il ruolo della collaborazione tra enti: «L’Istituto Comprensivo Senigallia Centro-Fagnani, come promesso, e come è nel suo stile anche in fatto di inclusione, ha fatto nel silenzio il suo dovere fino in fondo, e sul tavolo di lavoro ha trovato le giuste sinergie istituzionali».

Corrado Canafoglia
Corrado Canafoglia

Giudizio nettamente diverso è quello che arriva dal legale delle famiglie dei due studenti coinvolti, loro malgrado, in questa vicenda. «Prendiamo atto della mutata posizione della dirigente scolastica – ha dichiarato l’avvocato Corrado Canafoglia – intervenuta dopo la diffida alla medesima e, per conoscenza, all’Ufficio scolastico regionale. Diffida a cui è seguito anche l’interessamento del ministero dell’Istruzione, proprio a seguito del can can mediatico intercorso sulla vicenda».

Come a dire che se non ci fosse stato questo dibattito sui giornali la situazione non si sarebbe smossa. L’avvocato ha infatti aggiunto che «la vicenda è tutt’altro che risolta» e che «l’interlocuzione è ancora in corso» poiché non si sarebbero ancora chiarite alcune questioni, come le attività da svolgere durante il soggiorno in montagna e la logistica, mentre gli aspetti educativi e sanitari erano già stati sviscerati precedentemente.