Due libri per parlare di abilismo, di questa forma di discriminazione verso le persone disabili. Verranno presentati a Senigallia domani, sabato 21 settembre, al circolo del Cesano, in strada Settima, grazie all’iniziativa delle sorelle Maria Chiara ed Elena Paolini, attiviste per i diritti delle persone con disabilità.
«L’abilismo indica lo stigma e la discriminazione verso le persone disabili. Per intenderci, è il cugino meno conosciuto di oppressioni un po’ più note come il razzismo, il sessismo, l’omobi-transfobia» spiegano. Non è un concetto semplice, ma si concretizza con i comportamenti che ognuno di noi mette in atto quotidianamente, tanto da farle parlare di «oppressione sistemica verso le persone disabili».
Dalle barriere architettoniche, quegli ostacoli alla mobilità per coloro che hanno disabilità fisiche, alle meno note barriere sensoriali e all’informazione, che riguardano quindi le persone con disabilità sensoriali e intellettive. Poi ci sono diversi comportamenti discriminatori e i pregiudizi, come il pensare che sia una condizione indesiderabile. «Sono radicati in tutti noi, ci siamo immersi tutti i giorni, anche le stesse persone disabili, perché sono legati a una svalutazione delle persone, come se fossero meno persone di altre». Da qui il titolo del loro primo libro “Mezze persone” (Ventura edizioni, 2022).
Nel secondo libro – “Che brava che sei” (edizioni Laterza, 2023) – si parla di storie di abilismo quotidiano, di episodi che accadono a molte persone disabili, come l’essere accarezzate con pietà o ricevere attestazioni non gradite di stima solo perché escono di casa. Storie di svalutazione delle persone e storie di chi agisce per mancanza anche di informazioni.
L’evento di sabato 21 settembre è appunto l’occasione giusta per fare qualche domanda e ricevere tante risposte, ma una in particolare riassume la necessità di adottare comportamenti e linguaggi più neutri rispetto a ciò che facciamo quotidianamente: «E’ importante non identificare una persona con una sua sola caratteristica, ma è altrettanto importante non ignorarla, come se fosse una caratteristica negativa» concludono le due sorelle senigalliesi che da anni si battono contro le discriminazioni, anche tramite il blog Witty Wheels.it.
Maggiori informazioni sull’evento, con apericena su prenotazione.