Senigallia

Senigallia, Mangialardi sul ponte Garibaldi: «Sapevamo che non sarebbero bastati 10 mesi per ricostruirlo»

Il capogruppo regionale del Pd attacca la giunta Acquaroli: «Uno stallo largamente preventivabile. Dal centrodestra una politica fatta di continui annunci»

Ponte Garibaldi a Senigallia danneggiato dopo l'alluvione del 15 settembre 2022
Ponte Garibaldi a Senigallia danneggiato dopo l'alluvione del 15 settembre 2022

ANCONA – «Esattamente un anno fa, il 1° luglio del 2023, durante un sopralluogo a Senigallia il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli dichiarava che ponte Garibaldi sarebbe stato ricostruito entro dieci mesi a partire da quel giorno, così da porre fine alle difficoltà che tanti cittadini e le attività economiche del centro storico patiscono dal 2022, quando l’alluvione rese inagibile l’infrastruttura tagliando la città in due. Di mesi ne sono passati ben dodici e non solo ponte Garibaldi non è stato ricostruito, ma, come sottolineato anche dal sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, non c’è traccia neppure del progetto». A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, ex sindaco di Senigallia.

«Ma se il sindaco appare sorpreso – dichiara il capogruppo del Pd – devo dire che questo stallo era largamente preventivabile. Tanto è vero che, già lo scorso gennaio, l’ingegner Stefano Babini, vicecommissario per l’Emergenza, aveva fatto una prima retromarcia ammettendo i ritardi nella progettazione e allungando i tempi di realizzazione fino a primavera. Previsione che, come quella del presidente Acquaroli, è stata smentita dai fatti». 

«Da parte nostra – spiega Mangialardi – sapevamo che la ricostruzione di ponte Garibaldi sarebbe stato un intervento complesso, ma è evidente che, come ho più volte sottolineato dentro e fuori il consiglio regionale con vari atti ispettivi, è mancata la necessaria determinazione da parte della giunta regionale. La scelta di affidare ad Anas la ricostruzione di ponte Garibaldi per eseguire i lavori più in fretta era stata sostanzialmente corretta, ma la procedura andava costantemente monitorata, intervenendo su Anas al primo accenno di difficoltà. Invece, Acquaroli e i suoi assessori se ne sono disinteressati, lasciando accumulare ritardi che allontanano a un tempo indefinito un’opera fondamentale per ridurre i gravi disagi alla viabilità cittadina, che ovviamente si moltiplicano durante la stagione turistica».

«Purtroppo – conclude Mangialardi – il centrodestra che governa le Marche e Senigallia da quasi quattro anni, non ha mai smesso di professare una politica fatta di continui annunci, auto intrappolatosi in una perenne campagna elettorale. Ma come dimostra la vicenda di ponte Garibaldi, se si fa propaganda e non ci si assicura che agli impegni presi corrispondano risultati concreti, si ottiene solo di creare disagi, quando non veri e propri danni, ai cittadini».