Senigallia

Senigallia, un modello turistico in crisi?

Stefania Pagani, capogruppo di Vola Senigallia, torna sul tema delle presenze in calo proprio durante i mesi clou. E su un piccolo miracolo della neo assessora Romagnoli

Stefania Pagani
Stefania Pagani

SENIGALLIA – Il modello turistico della spiaggia di velluto è in crisi e va rivalutato attentamente partendo però da analisi dei flussi di visitatori. Lo afferma la capogruppo di Vola Senigallia Stefania Pagani che parla anche di un piccolo miracolo avvenuto negli ultimi mesi del 2023. Dopo la pubblicazione dei dati sull’andamento della stagione turistica 2023, è emerso che le strutture ricettive di Senigallia hanno attivato 7.440 presenze in più rispetto all’anno precedente. Ma soprattutto, scendendo nell’analisi dei flussi mensili, che nei mesi da maggio a settembre, hanno visto una contrazione di ben 57.652 presenze, perdendo oltre 8.600 ospiti rispetto al 2022 (dati forniti dalla Regione Marche). Quindi il dato positivo complessivo sulle presenze è dovuto solamente all’incremento di presenze turistiche nei mesi gennaio, febbraio, marzo, aprile, ottobre, novembre e dicembre. Periodi di destagionalizzazione.

«Le giustificazioni – spiega Pagani in merito al calo dei numeri estivi – portate dal sindaco e dall’assessore al turismo vengono imputate agli eventi alluvionali della vicina Romagna; mi sembrano alquanto discutibili almeno per due motivi. Il primo perché nello stesso periodo sia Fano che Pesaro, più vicine alla Romagna rispetto a noi, hanno visto un incremento di presenze turistiche. Il secondo perché, dopo l’alluvione del maggio 2014 che colpì la nostra città e nonostante i gravi danni e l’ampio spazio ricevuto dalla stampa nazionale, Senigallia non solo mantenne le sue posizioni ma addirittura incrementò le sue presenze turistiche (per i più curiosi, si è passati da 1.012.709 presenze del 2013 al 1.029.947 presenze dell’anno dell’alluvione)».

La crisi del sistema turistico senigalliese è quindi di natura strutturale e non legata per forza ad alcuni eventi naturali, come dimostrano i numeri. «Ci ha ricordato pochi giorni fa il consigliere comunale Rebecchini che nel 2008 le strutture ricettive di Senigallia attivavano 1.350.000 presenze turistiche, 450.000 in più rispetto ad oggi», continua la capogruppo di Vola Senigallia. «Cosa è successo al nostro modello turistico per riportarlo, oggi, ai valori dell’inizio degli anni ’90 dopo il difficile periodo post mucillagini? Cosa è stato fatto allora per la ripresa del nostro modello turistico? Credo che un’Amministrazione che ha a cuore la propria città non possa banalmente proporre solo ”percorsi tematici” come ha dichiarato qualche giorno fa il nostro sindaco».

Per risollevarsi, allora venne proposto un piano per la città che «ha visto, da un lato, Senigallia trasformarsi in una città bella e curata – ricordiamo che palazzo e piazza del Duca, il foro annonario, il teatro La Fenice, la rotonda a mare, la completa realizzazione dei marciapiedi da Cesano a Marzocchetta sono opere realizzate in quel periodo – e dall’altro una forte riqualificazione dei nostri servizi turistici – ristrutturazione di molti alberghi e campeggi e di tutti gli stabilimenti balneari utilizzando anche risorse europee». A inizio anni duemila, poi sono nati i grandi eventi che hanno portato Senigallia alla ribalta in tante vetrine culturali internazionali e nazionali: da Pane Nostrum al Summer Jamboree, dal progetto Le Terra del Duca al festival del CaterRaduno e tante altre iniziative.

«Dalla crisi che stiamo vivendo si può uscire – dichiara infine Pagani – lo dice la nostra storia turistica, ma innanzitutto dobbiamo ammettere che il nostro vecchio modello di turismo balneare soffre di una profonda crisi e che solamente volando molto alto con idee innovative e con forti investimenti sia pubblici che privati potranno essere raggiunti nuovi obiettivi in un mercato che si rinnova velocemente e che è sempre più competitivo». 

Si diceva prima di un piccolo miracolo. «Vorrei fare i complimenti all’assessore al turismo Simona Romagnoli che dopo solo due mesi dal suo insediamento è riuscita nel miracolo di incrementare di oltre il 200% (avete letto bene!) le presenze turistiche di novembre e dicembre, circa 37.000 presenze in più che hanno quasi salvato questo anno. Vorrebbe dire che in questi due mesi le strutture ricettive di Senigallia hanno ospitato ogni giorno mediamente dalle 900 alle 1.000 persone?».