Senigallia

Senigallia, piscina Saline: a breve partono dei lavori. Rebus riapertura

All'interrogazione in consiglio di Beccaceci hanno risposto gli assessori Pizzi e Regine: «Ente gestore inadempiente, valutiamo rescissione contratto»

La Piscina Saline di Senigallia
La Piscina Saline di Senigallia

SENIGALLIA – Si torna a discutere della piscina Saline, chiusa ormai da tempo e con un futuro ancora incerto. Mentre è in atto il consiglio comunale, nella giornata di giovedì 9 gennaio, sono in corso le verifiche per comprendere quale sia la causa del crollo parziale del controsoffitto e quindi quali interventi sia opportuno effettuare per permetterne la riapertura nel più breve tempo possibile.

A sollevare la discussione è un’interrogazione del consigliere di Vivi Senigallia Lorenzo Beccaceci, che chiedeva lumi al riguardo. Gli hanno risposto prima l’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine, poi l’assessore allo sport Riccardo Pizzi. Il primo ha accusato la società che gestisce l’impianto, la Saline SC Senigallia di essere «inadempiente verso gli obblighi contrattuali che prevedono non solo la custodia ma anche verifiche periodiche e la manutenzione, sia ordinaria che straordinaria. La caduta del controsoffitto è verosimilmente da attribuirsi alle mancate verifiche e alla mancata manutenzione» ha affermato Regine.

L’assessore ha poi aggiunto alcuni dettagli riguardo il progetto di finanza, in base al quale il Comune ha pagato 75mila euro all’anno – compresi nei 265 mila euro annui che l’ente locale versa al gestore – proprio per il capitolo manutenzioni: secondo Regine non sarebbero stati spesi, così come non sarebbero stati nemmeno attivati dei fondi pubblici per circa 300 mila euro proprio da dedicare a progetti di riqualificazione del centro sportivo e alle manutenzioni straordinarie e ordinarie.

Una situazione che secondo l’amministrazione comunale pone la società che gestisce l’impianto natatorio senigalliese – così come la pista di atletica, i campi da tennis e il pattinodromo Stefanelli, tutti situati nella medesima area – in una condizione deficitaria. «È la società che deve assicurare la fruibilità dell’impianto» ha precisato in aula consiliare Regine, il quale ha anche annunciato altri provvedimenti: «Non è esclusa la rescissione del contratto per gravi inadempienze contrattuali, oltre alla richiesta di danni arrecati alla cittadinanza». 

Nel frattempo però sono in corso i sopralluoghi da parte dei tecnici comunali assieme a un professionista incaricato dal Comune per verificare quanto sostenuto dalla Saline SC Senigallia e cioè le condizioni di marcescenza di alcuni punti della struttura. Nei prossimi giorni è previsto l’intervento di sostituzione di alcuni materiali obsoleti. Di conseguenza non è possibile sapere quando potrà essere riaperta la piscina delle Saline.

Il vicesindaco e assessore allo sport Pizzi ha poi aggiunto che la piscina «è attualmente chiusa perché il concessionario ha presentato una relazione tecnica, redatta da un suo tecnico incaricato, in cui si dice che non vi sono le condizioni di sicurezza per l’apertura al pubblico. Condizione che non permette né al comune né all’ente gestore di aprire al pubblico. La volontà è quella però di riaprire il prima possibile, anche perché l’altro impianto natatorio, la piscina del Molinello al Vivere Verde, non basta a sopperire la mancanza della struttura nel quartiere Saline».