SENIGALLIA – Ponte Garibaldi, arriva la svolta. In consiglio regionale, durante la seduta di oggi, 14 gennaio, l’assessore regionale alla protezione civile Stefano Aguzzi ha ribadito che «le procedure per la realizzazione del ponte possono dirsi pressoché concluse e, di conseguenza, imminenti i lavori». Una novità per Senigallia e non solo, dato che solo pochi giorni fa il consiglio comunale senigalliese aveva votato all’unanimità la richiesta di un consiglio grande per poter discutere del progetto del ponte prima che potessero avviarsi i lavori e permettere quindi di recepire le istanze della città. A questo punto sembra tutto inutile e iniziano i primi commenti politici dopo la conferma che il progetto inizialmente proposto verrà portato avanti nonostante le migliaia di firme raccolte.
«Per la ricostruzione del ponte Garibaldi a Senigallia tutto è pronto per l’avvio dei lavori». È quanto ha dichiarato Aguzzi in aula, questa mattina, in risposta un’interrogazione sullo stato di avanzamento del progetto. L’assessore ha risposto sulla base di una relazione presentata dal vice commissario delegato per gli eventi meteorologici del settembre 2022, Stefano Babini.
La proposta presentata da Anas e valutata dalla struttura commissariale per l’alluvione 2022 prevede un impalcato leggero (appena 70 centimetri) ma sollevato di un metro e mezzo dal bordo del muretto arginale, per rispetto del decreto Del Rio del 2018 sulla sicurezza delle infrastrutture. Il che ha portato a elaborare un ponte che impatta sull’architettura del centro storico e sulla viabilità cittadina – queste sono le principali accuse mosse dal centrosinistra e dalle associazioni ambientali senigalliesi – proprio per via della sua altezza.
Per rispondere alle critiche mosse, Aguzzi ha ricordato che il percorso del progetto in questione è stato lungo e complicato, avendo incontrato numerosi ostacoli. «Sono state valutate diverse ipotesi per la realizzazione del ponte – ha detto – con strutture di tipo differente e posizionamento diverso rispetto a quella del precedente manufatto ma alla fine si è convenuto, d’intesa con il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e dopo tutti gli accertamenti necessari da parte dell’Anas, soggetto attuatore dell’opera, che per poter realizzare un ponte a norma, è necessario che l’impalcato sia rialzato di un metro e mezzo rispetto al livello di massima piena, che in quella situazione coincide con il bordo superiore dei muri che contengono il fiume. Non vi sono altre soluzioni se si vuole rientrare nel rispetto delle norme e garantire al tempo stesso la sicurezza per il centro storico di Senigallia, per i cittadini e per il territorio, scongiurando eventuali e future piene del Misa».
Sul tema della condivisione c’è poi un altro nodo: la questione ponte Garibaldi, con la sua conformazione a “brugola”, non è stata al centro del dialogo con la città che si è vista quindi calare dall’alto il progetto. Sull’argomento Aguzzi ha ribadito che «si è cercato di giungere a una soluzione il più possibile condivisa, tenendo conto anche della componente estetica, in modo da favorire il suo inserimento armonioso nel contesto urbano, allontanandolo il più possibile dai portici Ercolani in modo da limitare l’impatto sulla visibilità di quella struttura, al punto che è stata progettato un ponte estremamente permeabile alla vista con un arco fine in acciaio e con tiranti ed impalcato sottili. Dispiace – ha continuato l’assessore con poco rispetto della mobilitazione cittadina – vedere che c’è stata una strumentalizzazione di queste situazioni, sfociata anche in una raccolta firme basata su dati non precisi e addirittura su una foto che non rappresenta e non rappresenterà il ponte così come verrà realizzato. Faccio presente che il progetto esecutivo dell’opera è stato sottoposto inizialmente a una conferenza preliminare dei servizi, in cui sono state accolte le prime indicazioni dei portatori di interesse, successivamente modificandolo per essere inviato in conferenza dei servizi decisoria per l’approvazione definitiva. Attualmente il progetto è in corso di recepimento di queste indicazioni che consistono sostanzialmente nell’inserimento di due dispositivi elettromeccanici per agevolare l’accesso dei disabili al ponte, e nell’allargamento della corsia in sponda sinistra, utile per consentire ai mezzi di soccorso un transito più agevole per raggiungere l’ospedale».
Amara – per la città – la conclusione di Aguzzi che chiude la porta a oogni ulteriore possibilità di dialogo e valutazione: «Non occorre – conclude Aguzzi – allo stato attuale sottoporre il progetto, integrato con le indicazioni ricevute nel corso della conferenza dei servizi decisoria, ad ulteriori step di valutazione, poiché è da ritenersi definitivamente approvato, avendo recepito le indicazioni fornite».