SENIGALLIA – Continua, anzi si estende, il dibattito sulla nuova antenna che verrà realizzata sulla collina del Cavallo, zona di interesse paesaggistico e rurale alla periferia di Senigallia. Sono innanzitutto i residenti a nutrire diverse perplessità ma non mancano anche gli interventi politici, tutti dal centrosinistra.
L’allarme è scattato dagli abitanti del quartiere a sud della città, meta di passeggiate proprio per godere del panorama che verrà deturpato da un’infrastruttura che ospiterà «le antenne di una stazione radio, di proprietà INWIT SpA (Infrastrutture Wireless Italiane), che copre le esigenze tecniche di TIM e VFI». Sorgerà un palo d’acciaio alto almeno 30 metri, con evidenti ripercussioni sia sull’impatto paesaggistico, sia sulla questione salutistica, sia in materia di trasparenza e correttezza verso i cittadini. «Hanno avviato, quasi di soppiatto, il cantiere per costruire una grande e robusta base in calcestruzzo – afferma un cittadino, Gianluigi Mazzufferi – . Tutto in regola sembrerebbe con progetti, permessi, licenze ed autorizzazioni. Ci mancherebbe altro» ma le autorizzazioni non ricordano che nel 1996 venne fatto rimuovere un analogo impianto lungo la medesima strada. Una presa in giro, secondo i cittadini che protestano per questi nuovi lavori.
Altri residenti della zona hanno sollevato l’importanza della tutela del paesaggio che ha «un valore sia sul piano ecologico e ambientale ma anche sociale. Il paesaggio rappresenta un elemento importante per la qualità della vita sia nelle aree urbane che nelle campagne. La sua gestione, pianificazione e salvaguardia, comportano la responsabilità di tutti i cittadini». C’è chi invece punta tutto sulla mancata comunicazione ai cittadini: «Avvisare sarebbe stato opportuno, indispensabile e necessario per un confronto».
A livello politico cittadino sono intervenuti Dario Romano e Stefania Pagani, rispettivamente capigruppo di Partito Democratico e Vola Senigallia: l’amministrazione comunale «da più di due anni ha annunciato di lavorare sul nuovo piano delle antenne, ma al di là dei continui proclami e l’affidamento di un servizio in merito, nulla si è visto. Questi sono gli effetti che si producono, in assenza di tale regolamentazione».
A livello regionale è il capogruppo dem Mangialardi, ex sindaco proprio di Senigallia a spiegare le ragioni del dissenso: «Ancora una volta, come suo costume, la giunta Olivetti non si assume alcuna responsabilità e invece di affrontare i problemi preferisce scaricarli su altri. La risposta che ho ricevuto dall’accesso agli atti che ho fatto in qualità di consigliere regionale per conoscere gli atti deliberativi del Comune di Senigallia relativi all’installazione della nuova antenna della stazione radio di proprietà Inwitt sulla Collina del Cavallo, dimostra senza timore di smentita come il Comune di Senigallia si sia completamente disinteressato alla questione, non presentandosi alla Conferenza dei Servizi dove avrebbe potuto esprimere il proprio parere e addirittura chiedere l’individuazione di un altro sito idoneo. Invece, l’Amministrazione Olivetti ha scientemente deciso di far valere il silenzio-assenso. Se per incompetenza, negligenza o semplicemente perché d’accordo con il progetto, sarà il sindaco o chi per lui a spiegarlo alla nostra comunità. Temo però che si sia trattato di un mix di questi tre fattori».
Intanto, qualche “fedele” ha affisso una preghiera all’edicola votiva della Madonna del Cavallo, luogo dove quasi 30 anni fa Omnitel ha fatto erigere un’antenna poi rimossa grazie alle proteste di un comitato di cittadini. Una preghiera con richiesta al Signore di concedere «saggezza e discernimento a coloro che hanno il potere di decidere, affinché trovino soluzioni alternative che non compromettano l’armonia del nostro ambiente. Siamo consapevoli delle necessità del progresso e della tecnologia, ma Ti preghiamo di ascoltare la nostra supplica per la protezione delle bellezze naturali della nostra amata campagna di Senigallia».