Senigallia

Senigallia, la sanità pubblica al centro del dibattito tra Mangialardi e Baldelli

Il vicepresidente del consiglio regionale critica la giunta Acquaroli per i «gravissimi ritardi» sul nuovo pronto soccorso di Senigallia e sulla casa di comunità a Corinaldo. La replica: «Loro chiudevano. Noi costruiamo»

Il pronto soccorso dell'ospedale di Senigallia
Il pronto soccorso dell'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Nuovo scontro politico in merito alla sanità pubblica nelle vallata del Misa e del Nevola. A innescare la polemica è il vicepresidente dell’assemblea legislativa delle Marche Maurizio Mangialardi a cui replica a stretto giro l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli. Ma i temi sono di natura prettamente locale: la nuova palazzina dell’emergenza urgenza a Senigallia e la casa di comunità a Corinaldo.

L’ex sindaco senigalliese cita che per entrambe le infrastrutture si è in gravissimo ritardo. Partendo dal nuovo pronto soccorso sulla spiaggia di velluto, spiega che proprio «il Comitato a difesa dell’ospedale di Senigallia, di cui in passato era stato presidente l’attuale sindaco di Senigallia Massimo Olivetti (secondo cui tutti i mali della sanità senigalliese erano da attribuire al sottoscritto e a Fabrizio Volpini), ha denunciato in questi giorni i ritardi nella realizzazione della palazzina». Palazzina che, da progetto, si dovrà terminare e rendicontare entro giugno 2026.

Secondo Mangialardi «l’iter è fermo alla fase di progettazione e ha già subito modifiche peggiorative: non ci sarà infatti spazio per la sede del 118. Stando ai dati Open PNRR, a partire dall’inizio della procedura 3 anni fa (23 febbraio 2022 coincidente con l’approvazione dell’aggiornamento della DGR n. 140/22 “Masterplan dell’Edilizia Ospedaliera”) sono stati effettuati pagamenti pari al 3,35% del finanziamento Pnrr complessivo. Peccato che sia trascorso già il 70% del tempo a disposizione. Il tempo stringe e risulta davvero difficile immaginare che con la lentezza dimostrata fino ad oggi, in poco più di un anno si riuscirà ad affidare, effettuare e rendicontare i lavori dopo che in 3 anni non si è riusciti nemmeno a ultimare la progettazione».

Maurizio Mangialardi
Maurizio Mangialardi

Anche la casa di comunità da realizzare a Corinaldo, borgo a 15 minuti dalla costa senigalliese, «è in gravissimo ritardo – continua Mangialardi -. A tre anni dall’inizio della procedura, sono stati effettuati pagamenti solamente per lo 0,78% del finanziamento PNRR complessivo. Un dato addirittura inferiore a quello complessivo regionale per le Case di Comunità delle Marche, una triste classifica che vede la nostra Regione tra le ultime in Italia con solo il 7,73% del budget PNRR speso ad oggi». 

Per il vicepresidente del consiglio regionale marchigiano, questi fatti «incontestabili e inequivocabili, certificano il fallimento della giunta Acquaroli nell’attuazione del PNRR». Fatti a cui seguono però «gli annunci, le promesse, le pacche sulle spalle: qui invece la Giunta Acquaroli è imbattibile». In particolare il riferimento è alla strage di pini per far posto alla palazzina dell’emergenza-urgenza di Senigallia: «Non è vero che la Giunta regionale è inerte. Al contrario, sarà pure assente nel realizzare le opere che servono, ma è attivissima nel fare danni».

A Mangialardi replica l’assessore regionale alle infrastrutture Francesco Baldelli: «Passi la confusione sulle procedure amministrative che evidentemente conosce poco, ma almeno ci saremmo aspettati un po’ di pudore da chi, da sindaco, ha sacrificato la propria città accettando supinamente il destino di chiusura dell’ospedale Principe di Piemonte, immolato alla follia degli ospedali unici targati Pd». 

Francesco Baldelli

Secondo l’ex sindaco di Pergola, Mangialardi dimenticherebbe che la vetustà della struttura senigalliese è dovuta proprio ai «diktat di partito» che l’avevano «destinata inesorabilmente alla chiusura». E aggiunge: «La giunta Acquaroli ha investito risorse senza precedenti per la sanità di Senigallia, pari a 25 milioni di euro, per dotare la sesta città delle Marche di un ospedale di Serie A – afferma l’assessore Baldelli -. A differenza delle distorsioni della realtà di Mangialardi, l’iter di realizzazione del nuovo polo delle emergenze urgenze è già avviato: non soltanto la progettazione si è conclusa, ma come lui stesso afferma – contraddicendosi suo malgrado – il cantiere è già partito con gli interventi preparatori del sito. Il Comune ha già fissato per i prossimi giorni la Conferenza di Servizi per il rilascio del titolo unico a costruire».

La nuova palazzina ospiterà, in base alle informazioni rilasciate dalla stessa struttura regionale, «il pronto soccorso, 8 posti-letto di osservazione breve intensiva (Obi) e medicina d’urgenza (Murg), 8 posti letto di terapia intensiva, il blocco operatorio con 4 sale di ultima generazione e la diagnostica dedicata con raggi e tac».

«Altro che annunci – conclude Baldelli – Con il Piano Socio Sanitario stiamo restituendo la sanità ai territori. È il concretizzarsi del programma della giunta Acquaroli che scongiura definitivamente la perfida strategia del PD di mettere il lucchetto all’ospedale di Senigallia. Ai lucchetti e alle chiusure, il centrodestra risponde con i fatti. Noi costruiamo loro chiudevano».