Senigallia

Serra de’ Conti celebra la giornata della donna con l’installazione di una panchina rossa

In occasione dell'8 marzo, il Comune ha in programma la posa nel parcheggio della scuola dell'infanzia di quello che ormai è un simbolo universale delle vittime di femminicidio e del contrasto alla violenza di genere

La panchina rossa, simbolo del contrasto alla violenza sulle donne, installata nell'area ospedaliera di Senigallia
La panchina rossa, simbolo del contrasto alla violenza sulle donne

Per il giorno 8 marzo, in occasione della giornata internazionale della donna, il Comune di Serra de’ Conti ha in programma l’installazione di una panchina rossa. Ormai negli ultimi anni, ha preso sempre più campo questa modalità, colorata ma concreta, di sensibilizzare l’opinione pubblica, anche se tendenzialmente si usa installarne una nel periodo di novembre, quando si celebra (il 25) la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulla donna.

Perché il colore e lo strumento a questo servono: il tema della panchina simboleggia il posto lasciato vuoto da una donna vittima di omicidio: il passante viene invitato a sedersi e a riflettere sulla necessità di dedicare un momento di ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza. Alcune hanno una targa per esplicitare questo concetto. E poi c’è quel colore, il rosso che, manco a dirlo, simboleggia il sangue della vittima di violenza che non c’è più. 

L’idea venne nel 2016 alla oggi 72enne Tina Magenta, che cominciò dal suo paese, Lomello (Pavia) a installarne una a proprie spese assieme al marito. Poi l’iniziativa venne replicata in tutta Italia e anche all’estero, fino a non fermarsi ancora oggi.

Come nel caso di Serra de’ Conti: il comune dell’alta valle del Misa darà sede alla propria panchina rossa nel parcheggio della scuola dell’infanzia. L’inaugurazione si terrà appunto domani, 8 marzo, alle 10:30, e vi parteciperanno non solo i cittadini più piccoli per far comprendere loro il valore del rispetto, ma anche i componenti dell’associazione Bocciofila di Serra de’ Conti, che hanno materialmente donato la panchina per questo momento simbolico di grande impatto e valore.