SENIGALLIA – A Senigallia tornano a farsi sentire i residenti di via Cilea che chiedono da anni una rotatoria al posto dell’attuale semaforo per evitare lo stazionamento a lungo delle numerosissime auto e altri mezzi che percorrono la via quotidianamente. Oltre al rischio allagamento che, nell’ultima ondata di maltempo del 19 ottobre scorso, ha mostrato tutta la sua pericolosità fino a lambire i cortili di alcune abitazioni, gli abitanti di questa “bretella di collegamento” tra la complanare e la statale e il lungomare nord rivendicano la bontà delle loro richieste.
Partendo dall’aspetto della sicurezza, «le statistiche ci informano che si riscontra una riduzione notevole degli incidenti stradali, soprattutto quelli con collisione frontale che hanno conseguenze anche gravi. Infatti quando un incidente avviene in un rotatoria, l’urto si provoca in senso laterale, quindi è meno pericoloso. Si realizza una maggior sicurezza, poiché l’obbligo di dare la precedenza ai mezzi che hanno impegnato la corsia, causa una moderazione della velocità dei veicoli che transitano».
Ma c’è anche un aspetto ambientale. «La rotatoria modera e snellisce il traffico, rendendolo più scorrevole, diminuendo i frequenti ingorghi. Le rotonde hanno un impatto migliore sull’ambiente poiché riducono l’inquinamento. Eliminando il semaforo, si riduce il tempo in cui automezzi e moto rimangono fermi con il motore acceso nello stesso punto della strada, versando i gas di scarico su passanti e residenti».
Tra i benefici, c’è anche quello economico: «Le rotatorie comportano meno costi di manutenzione e sorveglianza rispetto ai semafori, hanno maggior convenienza economica perché più longeve nel tempo in rapporto a incroci con semafori e segnali».
Finora l’amministrazione comunale ha sempre ribadito il “no” al progetto di una rotatoria in loco perché non ci sarebbero le misure spaziali necessarie per poterla realizzare. Ma i residenti, secondo le indicazioni fornite dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, hanno individuato nelle cosiddette “mini rotatorie” la tipologia che fa al caso di via Cilea: «potrebbe essere utilizzata in luoghi urbani dove c’è scarsa disponibilità di spazio; in questi casi l’isola centrale è transitabile, per facilitare la manovra dei mezzi pesanti».
«Da anni auspichiamo la soluzione dei problemi del traffico su via Cilea – concludono i residenti della via – per salvaguardare la sicurezza e la salute di chi abita e transita nella via. L’installazione di una rotatoria all’incrocio con la statale Adriatica ci sembra l’iniziativa più idonea e praticabile per alleviare questi problemi. Tutto questo accanto ad altre eventuali azioni importanti come l’istituzione di un senso unico, la costruzione di marciapiedi e di una pista ciclabile, la prospettiva di soluzioni stradali alternative. Ovviamente, nel quadro di una revisione e riorganizzazione di tutto il sistema viario nella zona centro-nord della città».