SENIGALLIA – «Quello che si sta concludendo è stato un altro anno difficile, che resterà impresso indelebilmente nella nostra memoria, come lo scorso anno quando irruppe nella nostra quotidianità la pandemia Covid-19, che purtroppo ci accompagna ancora. Tuttavia non dobbiamo scoraggiarci, ma affrontare con grande forza e coraggio questa situazione sanitaria globale, che da quasi due anni ci domina e limita le nostre vite, spesso condizionandole. In tutto ciò, dobbiamo trovare la forza di sentirci Comunità. In questo particolare momento dell’anno, più che mai importante per ciascuno di noi, dobbiamo cogliere lo spirito più profondo di questo Santo Natale. Una Comunità va in soccorso di chi ha bisogno; una Comunità protegge le persone più fragili, rispettando le regole, mette da parte gli egoismi per il bene comune; una Comunità supera le divisioni con spirito di fraterna collaborazione e intesa. Questo deve essere il nostro Natale, il Natale di tutti».
Queste le parole con cui il presidente del Consiglio comunale di Senigallia, Massimo Bello, vuole augurare serene festività alla cittadinanza. Festività condizionate dall’aumento di contagi che rendono Senigallia una delle prime città della Regione Marche per casi di positività e quarantene. E, proprio per questo, sono dunque festività che assumono un tono particolare, con una forte richiesta di serenità e necessaria responsabilità.
«Permettetemi, però, di rivolgere un pensiero particolare e un abbraccio a coloro che a Natale continueranno a lavorare per noi tutti: le Forze dell’Ordine e della Polizia Locale, i medici, gli infermieri, tutti gli operatori socio-sanitari, che quotidianamente si prodigano per curare ed assistere i nostri malati, i nostri anziani e la comunità intera negli ospedali e nelle strutture residenziali del territorio. Un augurio particolare – continua il presidente del Consiglio comunale – alle lavoratrici e ai lavoratori, ma anche a coloro che hanno perso il lavoro o a quanti lo stanno faticosamente ancora cercando; alle studentesse e agli studenti, ai dirigenti, ai docenti e al personale non docente delle nostre scuole ed istituti; al senso di vicinanza di tante associazioni di volontariato a chi vive condizioni di disagio, i gesti semplici e sentiti di tante persone che, pur restando anonime, sono arrivati direttamente al cuore della gente; alle parrocchie e ai sacerdoti, alle suore, al nostro Vescovo, alla nostra Chiesa, ma anche a tutti coloro, che pur provenendo da altri Paesi sparsi in tutto il mondo e pur abbracciando religioni diverse, amano lo stesso condividere insieme a noi lo spirito di questo Santo Natale».