SENIGALLIA – Sette persone sono state denunciate per truffa dagli uomini del Commissariato nell’ambito di questioni automobilistiche. Si tratta di persone tutte con precedenti di polizia, anche specifici, che hanno raggirato ignari acquirenti in cerca in rete di autoveicoli oppure di automobilisti che si sono ritrovati con false assicurazioni RCA.
In un caso il soggetto truffato voleva assicurare la propria autovettura, cercando tra le offerte on line. Ha contattato il numero di telefono indicato su un sito e l’uomo che ha risposto ha elaborato una proposta da poco più di 300 euro. Proprio millantando la massima sicurezza della procedura, il finto assicuratore ha inviato un Qr code alla vittima con cui veniva generata una ricevuta di pagamento tramite un noto circuito. Quando si è recato in tabaccheria ha effettuato il pagamento ma i soldi erano stati inviati a un altro destinatario e non alla compagnia assicurativa. La denuncia alla Polizia ha portato a individuare come autore del raggiro un cittadino calabrese con precedenti per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e numerose truffe. E’ stato denunciato a piede libero. Calabrese è anche la donna, con numerosissimi precedenti di polizia per truffe, che ha raggirato un’automobilista senigalliese, la quale si è rivolta al commissariato per segnalare la truffa costata oltre 500 euro. Casi simili hanno portato alla denuncia anche di un soggetto senegalese residente a Napoli e di un siciliano: entrambi avevano inviato un Qr code alle vittime che dirottava il denaro sui propri conti correnti anziché su quello della compagnia assicurativa scelta.
Leggermente diverso invece ciò che è accaduto a un uomo che ha ricevuto copia del contratto e il certificato di assicurazione ma che il giorno dopo è stato contattato per un presunto errore nel pagamento. Il finto operatore chiedeva un secondo pagamento con la promessa di restituire la somma versata la prima volta. Dopo la ricezione di strani sms con codici per autorizzare operazioni, l’uomo ha bloccato la carta e denunciato il tutto alla Polizia che è risalita a una donna napoletana, anch’essa con vari precedenti per truffa e riciclaggio.
Due invece le persone che hanno cercato l’affare tra le compravendite online e che si sono ritrovate con un pugno di mosche. Un uomo è stato raggirato da un calabrese 41enne, che si è finto possessore di un trattore: il mezzo è stato pagato con un acconto pari alla metà dei 4.100 euro pattuiti ma mai consegnato; il secondo caso riguarda un altro cittadino che ha trovato un’offerta per una Bmw il cui venditore risultava essere una concessionaria di Osimo. Dopo aver concordato il prezzo di acquisto per 12.500 euro, aver versato una caparra di 1.500 euro e ricevuto il contratto di acquisto in formato PDF con la firma elettronica, il timbro e il numero di partita iva della ditta, è stato contattato dal venditore per il pagamento di una seconda tranche. Questi non ha acconsentito e il giorno dell’incontro ha ricevuto un messaggio con scritto “Non venire perché tutta una truffa ti risparmi il viaggio, chiama il concessionario, vedrai che tutto una truffa ti chiedo scusa ti ho fregato”. Irreperibile al telefono, la vittima si è recata alla concessionaria: qui ha avuto la conferma che altre persone erano state raggirate con lo stesso modo e che il titolare aveva già sporto denuncia per il furto dei dati con cui erano state messe in atto le truffe. Protagonista del raggiro un truffatore residente nel pavese e con numerosi precedenti.