ARCEVIA – Dopo settimane di attesa nella perla dei monti ha preso il via, operativamente parlando, la maxi esercitazione europea di protezione civile “ModEx Arcevia 2023”. L’iniziativa, presentata in Regione nei giorni scorsi, fino a sabato 10 terrà impegnati 250 partecipanti provenienti da diversi Paesi e 70 osservatori internazionali. Una mobilitazione impressionante, organizzata dalla Regione Marche in coordinamento con il dipartimento di protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri, la Prefettura di Ancona, il Comune di Arcevia e il consorzio internazionale formato da Italia, Croce Rossa Austria, Ispettorato emergenza Romania, IDF Corpo sanitario Israele, MSB Svezia, direttorato salute Norvegia e coordinato da Johanniter – Unfall- Hilfe e.v. (Germania).
La simulazione prevede uno scenario di un’emergenza conseguente ad un evento sismico di magnitudo 7.2 che darà luogo a emergenze sanitarie di varia complessità. E proprio la vastità dell’operazione che coinvolgerà anche gli ospedali di Fabriano, Jesi e Senigallia. Per l’occasione Arcevia si è trasformata in un paese fittizio (Modulistan), con tanto di cartellonistica e segnaletica stradale modificata ad hoc. Paese in cui, dopo una prima verifica dell’effettivo impatto della calamità naturale inscenata, viene richiesta e attivata assistenza all’Unione Europea attraverso il meccanismo unionale della protezione civile, che ha inviato una serie di team a supporto delle autorità locali: coinvolti dall’estero tre moduli sanitari (Emergency Medical Team – EMT) provenienti da Romania, Germania, Austria, una squadra di supporto tecnico dalla Lituania, personale sanitario dall’Andorra, un gruppo di esperti europei di protezione civile dalla Romania, Italia, Grecia. Nella stessa giornata di ieri è stata attivata la “ExCon” (Exercise Control), il vero e proprio centro di controllo e regia dell’esercitazione, dalla quale vengono coordinati tutti i vari scenari ed interventi programmati attraverso l’attività di 60 operatori dei diversi Paesi.
Da oggi , fin dalle 7.30 , i team si sono spostati a ”Modulistan” dove nel primo pomeriggio sarà allestito nella piazza principale il Posto Medico Avanzato ( PMA) di Ancona. Vi confluiranno 20 feriti per le prime cure quando i team avranno allestito i loro campi. Il PMA è un dispositivo di selezione e trattamento sanitario delle vittime, fulcro della catena sanitaria dei soccorsi, posto tra l’area dell’evento e gli ospedali di ricovero. Sono oltre 100 i simulatori/figuranti, volontari della Protezione civile regionale, che svolgeranno il ruolo di persone ferite o da assistere dalle diverse strutture in campo in uno scenario che potrebbe vedere anche fronti di aggravamento ulteriore. Mentre 20 operatori della Direzione regionale di Protezione civile e Sicurezza del Territorio, che nel corso delle giornate si alterneranno, sono già all’opera da ieri per il supporto al coordinamento dell’esercitazione. Alle 08:30 Il sindaco di Arcevia ha attivato il Centro Operativo Comunale (COC), per monitorare da un lato lo svolgimento dell’esercitazione e per fornire, dall’altro, tutta l’assistenza necessaria nell’ambito dell’evento sismico del Modulistan ai team europei in arrivo. L’area esercitativa è di 126 kmq, una media di circa 350 simulatori/giorno. L’esercitazione si concluderà nella serata del 09 giugno con un social event che si svolgerà nella Piazza di Arcevia, poi il 10 giugno la cerimonia della consegna degli attestati.
Il paese dei 9 castelli aveva ospitato già nel 2015 una prima esercitazione dello stesso livello, con ottimi risultati. Questa nuova iniziativa si inserisce in un ampio percorso coordinato e finanziato dalla Commissione Europea: ha lo scopo di verificare specifici aspetti della gestione di emergenze, che prevedano l’attivazione del meccanismo di protezione civile a livello europeo, in particolare, testando la capacità di risposta dei paesi coinvolti da tali simulazioni. Ma è soprattutto finalizzato alla stesura di protocolli di intervento delle strutture sanitarie, omogenei a livello internazionale, per garantire le attivazioni più efficaci e operative nelle diverse condizioni di emergenza campale.
«Si tratta di un’operazione molto complessa – ha commentato l’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi – che prevede difficoltà e approcci di diversa natura, dalla comunicazione tra persone che parlano lingue diverse alla capacità di risposta in tempi brevissimi e per le quali occorre un impegno al massimo grado. Un’esercitazione di altissimo valore sotto il profilo del coordinamento organizzativo e dei risultati che si conseguiranno in termini di prevenzione e che rappresenta un forte riconoscimento alla competenza e alle capacità della nostra Protezione civile regionale. Un grazie, dunque, a tutto il sistema di Protezione civile regionale e ai tanti volontari che hanno voluto dedicare ancora una volta la loro opera a promuovere la cultura della prevenzione».
«Arcevia ha aderito con grande entusiasmo e consapevolezza a questo evento – ha spiegato il sindaco Dario Perticaroli – e tutta la popolazione, giovane e anziana, le tante associazioni hanno profuso il massimo sforzo per la migliore ospitalità e organizzazione di questa esercitazione. Oltre al significato in termini di cultura della prevenzione, sarà anche un’occasione di promozione turistica e di racconto delle eccellenze del territorio».