SENIGALLIA – La bandiera lilla ricevuta dalla spiaggia di velluto è solo un bluff o uno slogan spendibile politicamente? Se lo chiede il consigliere comunale di AmoSenigallia Gennaro Campanile, che interviene nel dibattito cittadino sollevando più di una perplessità circa questo riconoscimento sbandierato politicamente come un grande risultato.
La bandiera lilla è stata consegnata al Comune di Senigallia martedì 29 giugno alla presenza dell’intera giunta locale e dell’assessore regionale Francesco Baldelli. In quell’occasione l’assessora ai servizi alla persona Cinzia Petetta ha affermato: «Ottenere questo riconoscimento è motivo di grande soddisfazione. La città ha superato positivamente il processo di valutazione. Non è un Comune perfetto o perfettamente accessibile, ma ritengo di aver trovato anche in Senigallia una volontà ed una capacità progettuale e di collaborazione tra i vari attori pubblici e privati che sarà in grado di migliorarne ulteriormente l’accessibilità per offrire vacanze sempre più inclusive per tutti. Questo riconoscimento non è un traguardo ma un punto di partenza».
Questa amministrazione, per il poco tempo che governa, ha potuto far solo la domanda per ottenere il riconoscimento della bandiera lilla, spiega Campanile. «Speriamo che prima o poi Petetta dirà anche alla cittadinanza che cosa intende fare (e che non è stato fatto) per “offrire vacanze sempre più inclusive” e rendere Senigallia “perfettamente accessibile” come ha dichiarato».
Campanile vuole capire dunque cosa c’è al di là degli slogan ma, a insospettirlo che ci sia poco altro, c’è anche l’assenza durante la cerimonia di consegna del vessillo di qualsiasi rappresentante degli enti che hanno a che fare con la disabilità. «Assenti le associazioni cittadine, assente il dirigente dei servizi sociali dell’Unione, assente il comitato paralimpico italiano, fuori dal radar un testimonial. Chissà perché non sono stati invitati oppure hanno declinato l’invito».