BARBARA – Lutto in paese e nel mondo del ciclismo nazionale per Americo Severini. L’88enne ex campione italiano di ciclocross è deceduto ad Arcevia, dove era ricoverato da qualche tempo per il peggioramento delle sue condizioni a seguito di una malattia contro cui combatteva da un po’.
Nato a Barbara nel 1931, Severini avrebbe compiuto 89 anni l’11 maggio. Tre volte campione italiano di ciclocross – nel 1956, nel 1961 e nel 1963 oltre alle cinque volte in cui è arrivato secondo alle competizioni nazionali. Numerosi i premi nazionali come i riconoscimenti internazionali. Aveva partecipato a ben 8 mondiali di ciclismo, arrivando tra i primi sette: si era classificato terzo a Saarbrucken nel 1955, a Ginevra l’anno dopo e ai mondiali di Cavaria nel ’65. In mezzo il secondo posto ai mondiali di ciclocross a Limoges nel 1958. Al suo paese natio aveva regalato una maglia di uno dei tre campionati italiani vinti.
Una carriera puntellata di successi, sempre in sella alla bicicletta, la sua passione. Ancora ieri, ultraottantenne, si vedeva per le strade della vallata del Misa e Nevola a raggiungere dai monti la costa di Senigallia, prendersi un caffè e ripartire.
Il cordoglio di un intero paese per Severini, soprannominato “Barbarìn”, morto alla Rsa di Arcevia, in primis il sindaco di Barbara Riccardo Pasqualini e il predecessore Raniero Serrani.
Lo ricorda così l’altro campione, quasi coetaneo, Renato Longo: «Ciao grande Maestro, sei stato colui che mi ha fatto conoscere e praticare il ciclocross. Tante sfide tra noi da avversari ma sempre amici. Rimarrai sempre nel mio cuore e in quello di tutti quelli che ti hanno conosciuto. Buon viaggio amico mio…».
Lutto anche nel mondo sportivo locale e amatoriale: era da tempo legato all’associazione Amici della bici di Senigallia. A ricordarlo è il suo amico Roberto Fabri, con foto e persino i tempi dei distacchi sulla pagina facebook del fans club.
L’addio e la tumulazione si svolgeranno, causa normative per coronavirus, in forma strettamente privata.