Senigallia

Barbara, rose bianche per l’addio al piccolo Mattia Luconi

Le comunità di Barbara, San Lorenzo in Campo, Castelleone di Suasa, Arcevia e Trecastelli si stringono attorno ai familiari del bambino di 8 anni travolto e ucciso dalla piena del fiume Nevola durante l'alluvione del 15 settembre scorso. «Sarai sempre nei nostri cuori»

Folla di persone al funerale per il piccolo Mattia Luconi a Barbara
Folla di persone al funerale per il piccolo Mattia Luconi a Barbara

BARBARA – Chiesa affollata quella di Santa Maria Assunta per i funerali, svolti questo pomeriggio, 27 settembre, del piccolo Mattia Luconi. Tantissime persone si sono volute stringere attorno ai familiari del bambino travolto e ucciso dalla piena del fiume Nevola durante la recente alluvione che ha sorpreso lui e la mamma Silvia mentre erano in auto nella zona di Castelleone di Suasa. Fiori bianchi sulla piccola bara dello stesso colore e parole di conforto per chi ha conosciuto quei sorrisi, quei baci, quella gioia contagiosa.

A celebrare la messa il parroco don Paolo Montesi, che ha letto parole di conforto per tutti coloro che sono colpiti dal lutto, ricordando anche come Dio possa aiutare a continuare a vivere con intensità la vita terrena. «Siamo qui riuniti – ha esordito – per ringraziare insieme il Signore per la vita di Mattia che è qui in mezzo a noi». «Oggi è una seconda nascita – ha detto ancora il parroco: non sappiamo cosa ci aspetta dopo, la realtà che c’è dopo, però possiamo pensare che questo è un passaggio, doloroso, ma che la vita continua». «A fronte di tanto dolore e sofferenza la risposta nostra è molteplice: c’è chi impreca, un modo maldestro di rivolgersi a Dio nei momenti in cui il dubbio ci attanaglia. C’è chi è onesto intellettualmente e dice apertamente: “Non riesco a credere in questo momento che ci sia un Dio, altrimenti le cose andrebbero diversamente”. Ma c’è anche chi si rivolge al Signore, che ha dato e che ha tolto; c’è chi è nella fede, non so se siano tanti o pochi, ed esclama “Sia benedetto il Signore!”».

«Non pensavamo che anche nella nostra comunità, dove tante volte non accade mai niente, di dover piangere oggi. Questo è un momento così drammatico, che ci fa riflettere sui veri valori e sulle vere priorità di tutti noi – sono le parole del sindaco di San Lorenzo in Campo, Davide Dellonti. Con la tua innocenza, la tua gioia, il tuo sguardo, i tuoi sorrisi ci hai fatto capire che ognuno di noi dovrebbe ripensare alla propria quotidianità, al proprio agire al proprio pensiero. Dovremmo capire che qualche volta sbagliamo tutti. Questo è il momento del silenzio, del dolore, della preghiera e della vicinanza che diamo a Tiziano, Silvia, a tutti voi. La nostra comunità si è svegliata in maniera tragica in questi giorni: verrà poi il momento di dire perché è accaduto questo – continua Dellonti – oggi dobbiamo solo stare vicini a tutti voi, a tutti coloro che l’hanno conosciuto, alla scuola, alle insegnanti e ai ragazzi. Caro Mattia, insegnaci dall’alto dal cielo, dove sarai con altri bambini e con altri angioletti come te, che siamo dei piccoli individui su questa terra, che facciamo tanti errori, ma forse la natura… e tu ci diresti che è ora di cambiare rotta su alcune cose, è ora di finirsela perché non dobbiamo più finire qua questo ciclo della vita che oggi ci pone in un momento di tragicità e tristezza immensa. Ciao Mattia».

Le persone rimaste fuori dalla chiesa S.Maria Assunta a Barbara, per il funerale di Mattia Luconi
Le persone rimaste fuori dalla chiesa S.Maria Assunta a Barbara, per il funerale di Mattia Luconi

Nelle comunità colpite dal lutto, San Lorenzo in Campo dove viveva con la madre Silvia e Barbara dove viveva con il papà Tiziano, ma anche Castelleone di Suasa è stato proclamato lutto cittadino. Bandiere a mezz’asta, stop alle attività non congrue con il momento di lutto e serrande abbassate nei negozi, in quegli stessi negozi dove andava a fare spesa mandando baci e sorridendo a tutti, dove era conosciuto da tutti.

Tra i presenti, oltre ai sindaci e a numerose unità di vigili del fuoco, forze dell’ordine e protezione civile, c’erano anche tanti bambini con una rosa in mano, bianca come i fiori posti sulla piccola bara dello stesso colore. Tanti anche i messaggi di cordoglio, tra cui quello dell’istituto comprensivo “Binotti” di Pergola: Mattia era iscritto alla scuola primaria Bettini di San Lorenzo in Campo. Proprio dalla scuola hanno ricordato come fosse la mascotte di tutto l’istituto, ben voluto da tutti. «Era una gioia stare con te. Sarai sempre nei nostri cuori e in quello delle persone che hanno la fortuna di averti conosciuto. La vita ti ha strappato via da noi troppo presto. Ci mancherai tanto Matty. Ma ora ti immaginiamo come un angioletto che sorridi e corri spensierato. Col sorriso ti vogliamo salutare promettendoti che rimarremo sempre vicino a tuoi genitori».

Testo e foto di Lorenzo Ceccarelli e Carlo Leone