Senigallia

Ieri le celebrazioni per Euro Tarsilli

Trentasette anni fa moriva in servizio a Monteroni d’Arbia in provincia di Siena il carabiniere originario di Belvedere Ostrense, ucciso dai Comunisti Organizzati per la liberazione proletaria. Domenica in Comune e al cimitero la cerimonia per ricordarlo. Consegnate anche delle borse di studio a lui intitolate

Un momento della cerimonia in ricordo di Euro Tarsili nel Comune di Belvedere Ostrense

BELVEDERE OSTRENSE – Trentasette anni fa moriva in servizio a Monteroni d’Arbia in provincia di Siena il carabiniere belvederese Euro Tarsilli ucciso dai Comunisti Organizzati per la liberazione proletaria. Ieri, domenica 27, nel cimitero cittadino, la cerimonia a lui dedicata a cui hanno partecipato i genitori Pacifico e Attiliana Tarsilli, il sindaco Riccardo Piccioni e gli assessori e consiglieri comunali.

Con loro anche il comandante provinciale dei Carabinieri Anc Colonnello Cristian Carrozza, l’ispettore regionale Marche-Ancona Generale Tito Baldo Honorati, il comandante della Compagnia di Senigallia e i carabinieri in servizio nella Stazione di Belvedere Ostrense, i colleghi in congedo e i soci della locale Sezione di ANC e di altre sezioni della provincia.

Al cimitero del piccolo comune è stata deposta la corona di fiori sulla tomba del carabiniere, poi la cerimonia è proseguita con la deposizione dei fiori alla stele dedicata a Tarsili con gli onori militari.

Inoltre, in Comune sono state consegnate alcune borse di studio intitolate ad “Euro Tarsilli” per premiare gli studenti belvederesi delle scuole secondarie di primo e secondo grado che si sono distinti per l’alto profitto nell’anno scolastico 2017-2018. Sono andate a: Riccardo Monnati e Matteo Mosca, oggi al liceo, e Letizia Boccoli, studentessa universitaria al primo anno.

Nella circostanza, come da tradizione, il sindaco ha ripercorso il tragico evento ribadendo l’orgoglio di essere il primo cittadino di un giovane che ha sacrificato la propria vita per un ideale più alto.

Il Colonnello Carrozza ha aperto il suo discorso con una riflessione sull’importanza della giornata dedicata al ricordo del “Carabiniere Ausiliario Euro Tarsilli” evidenziando l’attualità di quella dolorosa pagina della nostra storia democratica. Ha parlato poi della scelta del militare di vestire, a 19 anni, l’uniforme dell’Arma per svolgere il servizio di leva, allora obbligatorio, e dei rischi che comunque quella scelta gli avrebbe potuto riservare. Ma anche del grande onore per la sua famiglia di aver avuto un figlio “Carabiniere”. Un accenno doveroso quindi al dolore per la perdita di un figlio. Il Colonnello si è soffermato in particolare sul dolore delle mamme, intrecciando la storia di Euro con la recente tragedia di Corinaldo. Ha detto: «Il dolore impresso sul volto delle mamme dei ragazzi di Corinaldo di qualche settimana fa, l’ho rivisto questa mattina, ancora vivo, sul viso di Attiliana nonostante siano trascorsi tutti questi anni».

Il Colonnello ha poi ricordato quanto quell’evento fosse attuale visto che i terroristi che uccisero Tarsilli ed il collega Savastano appartenevano alla stessa organizzazione, i Colp, che in quegli stessi anni rivendicarono l’evasione dal carcere di Frosinone, dove era detenuto, di Cesare Battisti, il terrorista estradato dalla Bolivia qualche giorno fa dopo quasi 38 anni di latitanza.

L’Alto Ufficiale ha proseguito ponendo l’accento sull’importanza di cogliere i segnali, di capire le finalità a cui mira l’azione terroristica. Un tempo – come avvenne per Euro – i terroristi colpivano il singolo rappresentante dello Stato, oggi colpiscono la gente comune, ed ha spiegato ai ragazzi presenti che il termine terrorismo, che deriva dal latino terrere, significa proprio “atterrire” cioè impaurire. Ha esortato i ragazzi a compiere scelte coraggiose a favore del bene comune dicendo “no” non solo al terrorismo ma a tutte quelle “sottoforme” di terrorismo che si possono ravvisare nella quotidianità, come l’illegalità in genere, lo spaccio o l’uso di sostanze stupefacenti ed anche il “bullismo” che non è altro che una forma di “terrorismo” psicologico alla vittima di turno.

La cerimonia commemorativa si è conclusa con la santa messa nella chiesa parrocchiale di San Pietro celebrata dall’Arciprete Monsignore Giancarlo Cicetti.

La storia di Euro Tarsili
Il 21 gennaio 1982, in Monteroni d’Arbia (Si), i carabinieri Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano fermarono un autobus della linea Siena-Montalcino ad un posto di blocco. Sul mezzo viaggiavano sette terroristi appartenenti ai “Comunisti Organizzati per la liberazione proletaria” che avevano appena compiuto una rapina in banca alla periferia di Siena ed avevano preso l’autobus nella fuga. Nel conflitto a fuoco, Tarsilli e Savastano morirono sotto la pioggia di proiettili, mentre il Maresciallo Augusto Barna (recentemente scomparso) rimase ferito. Nel conflitto a fuoco venne ucciso anche un terrorista; gli altri fuggirono.

Il 4 maggio 1983, con decreto del Presidente della Repubblica, fu conferita la “Croce di guerra al valor militare – Alla Memoria”.

Il 29 marzo 2010, con decreto del Presidente della Repubblica ad Euro Tarsilli è stata conferita anche la “Medaglia d’Oro per le vittime del terrorismo alla memoria”.