OSTRA – Resta in carcere per il momento il 39enne di Ostra coinvolto nell’indagine per spaccio di droga tra la Sicilia, la Campania e le Marche e arrestato lo scorso venerdì 20 ottobre assieme ad altre due persone e nell’ambito di sette perquisizioni effettuate dai Carabinieri di Ancona.
Resta in carcere ma il legale, l’avv. Rocco Dragonetti, ha presentato istanza di scarcerazione considerata la posizione marginale nell’operazione di rifornimento di stupefacenti della Vallesina e dell’hinterland senigalliese. Secondo la tesi dei militari, l’ostrense avrebbe invece cercato di occupare la piazza lasciata vuota dopo l’arresto ad opera dei Carabinieri nel novembre 2016 di un napoletano in contatto con il clan camorristico Elia.
In questo sarebbe stato aiutato da due fratelli di origini catanesi arrestati anche loro nell’ambito dello stesso blitz del Reparto operativo antidroga di Ancona scattato all’alba di venerdì 20 ottobre.
Anche loro si trovano attualmente in carcere: il 25enne potrebbe risultare in posizione marginale rispetto ai reati contestati, per cui sono stati richiesti i domiciliari; il fratello 42enne avrebbe fatto parziali ammissioni sulle sue responsabilità in merito al laboratorio domestico ad Angeli di Rosora per la suddivisione, il confezionamento e poi lo smercio di hashish e cocaina nell’area su cui da tempo si indaga per grossi traffici di sostanze stupefacenti.
In tutto sono 15 gli indagati, a vario titolo, per detenzione e spaccio di droga in concorso continuato.