SENIGALLIA – Botta e risposta tra la giunta e Diritti al Futuro sulla questione del “bosco di Topolino” alla Cesanella di Senigallia. Dopo le accuse all’amministrazione di voler realizzare un parcheggio proprio all’interno dell’area verde arriva prima la replica degli assessori interessati – Elena Campagnolo all’ambiente e Gabriele Cameruccio all’urbanistica – e poi altre critiche ancora dal gruppo consiliare di minoranza DaF.
L’opposizione era insorta quando era venuta a sapere della possibile realizzazione di uno spazio destinato a parcheggio all’interno dell’area verde “Bosco di Topolino” realizzata nel 2008 grazie all’impegno di Eni, Caterpillar e Walt Disney: vi erano stati piantumati vari alberi perché la zona artigianale e produttiva della Cesanella necessitava di verde urbano. Cosa riserva il futuro per l’area in questione? Esiste uno studio specifico di espansione della zona? È stato chiesto un parere alle associazioni ambientaliste? Quali lavori sono programmati? Diritti al Futuro aveva posto queste domande direttamente ai due assessori della giunta senigalliese.
Pronta la replica in cui gli amministratori accusano l’opposizione di distorcere la verità: «si parla della realizzazione di un parcheggio nel mezzo del Bosco Topolino. Niente di più lontano dalla realtà. La recinzione era stata collocata nei mesi precedenti al nostro insediamento al fine di realizzare un gattile, cosa che dovrebbe essere bene nota al consigliere Pergolesi. Gli eventuali parcheggi saranno realizzati limitatamente ad una fascia perimetrale dell’area, lato strada, non all’interno del bosco. Tutto rimarrà invariato».
Anzi, non proprio tutto: l’amministrazione anticipa che «è prevista la piantumazione di nuove alberature», dato che il Bosco Topolino è stato proposto come area verde da riqualificare con l’aiuto delle associazioni ambientaliste.
«Ci chiediamo se oltre a polemizzare, Diritti al futuro, sappia anche proporre qualcosa di utile per il recupero di quest’area lasciata al degrado, da diversi anni priva di qualsiasi cura e improvvisamente tornata alla ribalta come un polmone verde – affermano Elena Campagnolo, assessore all’ambiente, e Gabriele Cameruccio, assessore all’urbanistica -. La faziosità di questo articolo ci fa sorridere e rende ancor più evidente la mancanza di argomenti da parte dell’opposizione, dal momento che si potrebbe avere un dialogo costruttivo e non solo accusatorio per il bene di Senigallia».
Di «imbarazzanti imprecisioni» da parte dei due esponenti di governo parla in replica Diritti al Futuro. In primo luogo, Pergolesi & Co. spiegano che le votazioni alle osservazioni sulla variante cd. “resiliente”, tra cui l’emendamento sul cambio di destinazione d’uso dell’area in questione, sono state fatte durante il consiglio comunale di fine dicembre, quindi proprio dall’attuale maggioranza. Entrando nel merito del tema, dei privati chiedono «la parziale trasformazione in parcheggio pubblico dell’area che in fase di adozione era G3 a verde pubblico, al fine di servire le attività esistenti in via Cimabue»: è quindi logico secondo Diritti al Futuro chiedere se sull’area del bosco di Topolino sono stati fatti studi per quanto riguarda la necessità di tale parcheggio, dato che «in quella zona ci sono già molti parcheggi e purtroppo alcuni di questi sono diventati nel tempo luoghi di abbandono di rifiuti, di mezzi ecc».
Altra smentita è quella sul gattile: «ci viene replicato, con tono piccato, che la rete arancione al centro dell’area verde sarà destinata al Gattile. Anche qui abbiamo l’ennesima prova dell’estrema superficialità di chi amministra, in quanto quell’area nulla c’entra con il nostro emendamento e contestazione, abbiamo così anche la dimostrazione che gli assessori non conoscono minimamente il territorio che amministrano».
Anche sull’atteggiamento dei due amministratori DaF ha qualcosa da ridire: «una seria amministrazione non sorride e non risponde con superficialità ad osservazioni che le vengono poste. Siamo sempre attenti ai vari processi ed aperti al confronto costruttivo, chiediamo loro che prima di giudicare gli altri, siano più attenti alle questioni che vengono poste e magari prima di rispondere facciano attente verifiche. Continuiamo ad attendere risposte serie, non slogan!».