Senigallia

Cambio al comando della Compagnia carabinieri di Senigallia: al vertice la cap. Felicia Basilicata

Succede al maggiore Francesca Ruberto, trasferita in Campania. L'ufficiale 30enne proviene dal comando in Calabria del nucleo radiomobile di Catanzaro

La nuova comandante della Compagnia carabinieri di Senigallia, cap. Felicia Basilicata
La nuova comandante della Compagnia carabinieri di Senigallia, cap. Felicia Basilicata

SENIGALLIA – Da due settimane si è insediata la nuova comandante della Compagnia carabinieri di Senigallia, capitana Felicia Basilicata. Classe 1993, sposata e madre di una bimba di due anni, ha origini romane ed è giunta nelle Marche dopo aver guidato per tre anni il nucleo operativo radiomobile a Catanzaro.

L’attaccamento al corpo nasce in famiglia dove altri membri ricoprono incarichi nell’Arma. Dopo la maturità classica è entrata nell’accademia militare di Modena e poi nella scuola ufficiali dei carabinieri a Roma. Il primo incarico è col grado di tenenete e il ruolo di comandante di plotone nella scuola allievi carabinieri di Campobasso a cui è seguita l’esperienza alla guida del Norm di Catanzaro.

«Un percorso molto utile per la mia formazione professionale e personale che porterò sempre con me – ha detto la nuova comandante di Senigallia – anche se nelle Marche sarà un incarico molto diverso». Il riferimento è alle diverse tipologie di reati con i quali più frequentemente si entra in contatto in questa regione e in queste città delle vallate Misa e Nevola: per lo più si tratta di furti, rapine, estorsioni, truffe ma anche allo spaccio di sostanze stupefacenti e all’abuso di alcolici.

Reati sostanzialmente tutti in calo negli ultimi anni: solo delle truffe si registrano aumenti diffusi in tutta la nazione dopo il periodo covid, che aveva portato l’Arma a far partire iniziative di prevenzione. La precedente comandante, maggiore Francesca Romana Ruberto, aveva incontrato in molteplici occasioni i giovani nelle scuole e gli anziani nei centri dedicati o al termine delle funzioni religiose proprio per educare alla legalità e prevenire episodi delinquenziali.

Più d’uno sguardo sarà dedicato alla violenza di genere: proprio ieri, 19 settembre, è stato disposto il divieto di avvicinamento a un uomo che ha picchiato la compagna al termine di una lite nell’abitazione dove convivono. La denuncia è stata possibile dopo la decisione della donna di farsi aiutare dai carabinieri e curare dal pronto soccorso cittadino: ne avrà per 15 giorni di prognosi.