SENIGALLIA – La camera ardente del dottor Diego Cingolani verrà allestita nell’aula degli infermieri messa a disposizione dall’Asur. L’azienda sanitaria aveva in precedenza negato la possibilità di allestire la camera ardente in obitorio: il regolamento vieta infatti l’utilizzo per quanti muoiono fuori dall’ospedale.
L’ex primario di Rianimazione domenica aveva raggiunto un rifugio a San Candido in Alto Adige dove avrebbe trascorso la giornata. Una malattia degenerativa gli aveva arrecato negli ultimi anni difficoltà a camminare. Entrando nel rifugio il medico sarebbe inciampato in un gradino cadendo all’indietro: una caduta nella quale purtroppo sarebbe morto sul colpo.
Il 23 agosto si è svolta l’ispezione cadaverica che ha confermato il decesso avvenuto per il grave trauma cranico riportato nella caduta. Nella giornata odierna la salma ha fatto ritorno in città. I funerali sono stati fissati per il 25 agosto alle 16.30 in Duomo. Vista la grande partecipazione che ci sarà, la Basilica è stata preferita al Portone, la sua parrocchia: tanti saranno coloro che vorranno salutare per l’ultima volta l’ex primario.
«Ciao Diego Cingolani – ha scritto Stefania Mancinelli, direttore dell’Ospedale Principe di Piemonte -, uno degli ultimi gentlemen, rimasto tale fino al suo pensionamento e di certo anche dopo. Una roccia umana e un professionista unico».