ARCEVIA – «Comunico, ancora una volta con piacere, che sul territorio del comune di Arcevia non sono presenti casi conclamati di positività al Covid19». È il messaggio pieno di soddisfazione che il sindaco Dario Perticaroli ha voluto mandare alla comunità dopo l’ennesimo “zero” nei database sanitari per quanto riguarda i contagi nel territorio della perla dei monti.
Il messaggio è anche un aggiornamento per la cittadinanza circa la situazione della campagna vaccinale relativamente alla popolazione arceviese. E i dati sono un po’ altalenanti, in quanto tra i giovani e i giovani adulti le percentuali sono nettamente inferiori alla quota di adulti e anziani vaccinati. Ma ecco qualche numero, fornito dall’Asur al Comune di Arcevia e aggiornato al 20 luglio.
Il primo dato da sottolineare è l’ottima percentuale di vaccinati tra gli ultra 80enni che superano il 90%, così come gli ultra 70enni che raggiungono quota 92% di vaccinati. Man mano che si scende con l’età però crescono i dubbi e non tutti partecipano alla campagna vaccinale in corso da mesi: per esempio, nella classe di età compresa tra 60 e 69 anni del territorio arceviese la quota di vaccinati cala drasticamente di oltre 10 punti fino al 79% ed è ancora più bassa tra i 50 e i 59 anni: di costoro si sono vaccinati solo due persone su tre (il 66%).
Ma il trend non si arresta: nella classe di età tra 40 e 49 anni si riscontra una percentuale di coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale del 57% e per la popolazione di età compresa tra 25 e 39 anni si registra il 45% di vaccinati, meno di un giovane su due.
Per quanto riguarda i giovanissimi, invece, per cui l’accesso alle vaccinazioni è stato aperto da circa due mesi, si sono sottoposti al vaccino nella misura del 38%.
Numeri che impongono alcune considerazioni e per cui il sindaco Dario Perticaroli ha voluto lanciare un appello: «Vorrei sensibilizzare chi ancora non si è prenotato o è titubante a farlo quanto prima in quanto il successo della campagna vaccinale e quindi la possibilità di tornare ad una “normalità” dipende esclusivamente dalla responsabilità di ognuno di noi che, mettendo da parte egoismi e perplessità, deve, affidandosi alla scienza aderire quanto prima alla vaccinazione proteggendo se stesso, i propri famigliari e tutte le persone con le quali viene a contatto. Ribadisco ancora l’importanza di tornare prima possibile a poter svolgere con pienezza tutte le attività in ambito produttivo, sociale e permettetemi di sottolineare l’ambito scolastico. Quest’ultimo necessita di una ripresa in presenza ed è ormai chiaro che – conclude il sindaco di Arcevia Dario Perticaroli – senza una elevatissima percentuale di vaccinati, questo non può avvenire».