SENIGALLIA – Si è conclusa la 14^ edizione del Campionato Nazionale Uisp di nuoto sincronizzato, principale evento che la Uisp senigalliese ha organizzato per festeggiare i suoi primi 50 anni di attività. Oltre mille gli atleti e 40 le squadre che sono giunte alla piscina Saline da ogni parte d’Italia.
Esercizi singoli, a coppie e a squadre sono stati protagonisti dell’evento che ha portato a Senigallia anche tantissimi accompagnatori e parenti per tre giornate (dal 31 maggio al 2 giugno) di sport, ma forse il momento più spettacolare è stata la coreografia di Acquashow, una nuova sessione di gara, dove ogni società di nuoto sincronizzato ha partecipato con tutte le proprie atlete, esibendosi con il tema scelto per quest’anno che è stato “I mitici anni ’70 – ‘80”.
Soddisfatto il presidente del comitato Uisp di Senigallia, Giorgio Gregorini, il quale ha dichiarato che «le atlete e gli atleti ci hanno regalato uno spettacolo di nuoto sincronizzato davvero emozionante a coronamento di tutto il lavoro che svolgono durante l’anno». Ma la soddisfazione è anche per essere riusciti a contribuire nel solco del turismo sportivo che forma un binomio importante tra le varie manifestazioni sportive di portata nazionale che vengono organizzate (si pensi anche alla vela, al calcio, solo per citare alcune discipline) sfruttando le capacità di ospitalità della città.
Manifestazione partita però tra le polemiche per quanto riguarda l’accesso degli spettatori all’impianto delle Saline, nell’omonimo quartiere senigalliese. Polemiche sollevate da alcuni genitori che non potevano entrare nell’impianto poiché era stata raggiunta la capienza massima consentita dalle norme sulla sicurezza. Per spegnere le proteste era dovuto intervenire il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi che aveva sottolineato come sia inderogabile, per il Comune così come per l’ente organizzatore dell’evento di nuoto, il rispetto delle rigide norme che impongono il limite massimo a 500 posti per gli spettatori. La soluzione dell’ingresso tramite l’utilizzo di pass non era piaciuta a tutti ma ha consentito a quante più persone possibile di assistere alle esibizioni e alle gare in programma in modo ordinato e nel rispetto della normativa.