Senigallia

Carenza di medici alla cardiologia di Senigallia, botta e risposta tra il comitato cittadino e l’azienda sanitaria

L'allarme per le mancate assunzioni dei dottori: «Solo promesse ma ancora nessun atto concreto». L’Ast di Ancona rassicura: «Dichiarazioni senza alcun fondamento, procedure in corso»

L'ospedale di Senigallia
L'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Il tema della carenza di personale nel mondo della sanità pubblica si riappropria della scena politica. Da più parti, in primis dai sindacati, suonano allarmi sulla situazione degli ospedali marchigiani e quello di Senigallia non fa eccezione. Anzi, forse nella regione è uno di quei poli più rappresentativi di questa grave problematica. Oltre alla Cgil Marche, anche il comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia è intervenuto sull’argomento sostenendo un fermo “no” alle assunzioni di operatori sanitari delle cooperative e il “sì” alle assunzioni di medici, infermieri e operatori sociosanitari da graduatorie pubbliche prima della loro scadenza.

«L’assessore Saltamartini e la commissaria Ast2 Storti, prorogata nell’incarico fino al 10 aprile, devono prendere provvedimenti con i loro dirigenti che “ritardano” le assunzioni» spiegano i referenti del comitato che poi denunciano la grave situazione della cardiologia senigalliese ancora senza due medici. La pianta organica è di nove dottori ma attualmente ve ne sono sette e uno sta per andare in pensione, senza contare riposi e ferie ancora da godere. «Intanto il reparto è sempre tutto pieno nei posti letto disponibili. I pazienti arrivano anche da altri nosocomi: forse perché non ce la facevano a ricoverare altri pazienti molto gravi e allora hanno individuato la nostra struttura come supporto al loro lavoro? Vi sono i numeri più alti di prestazioni sanitarie cardiologiche della Ast 2, è la struttura che cura il più alto numero di infarti. Nel 2022 è stata la cardiologia-utic che ha lavorato di più per ricoveri, visite e altro».

Manifestazione di protesta per la sanità pubblica del comitato cittadino a difesa dell'ospedale di Senigallia
Manifestazione di protesta per la sanità pubblica del comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia

«Ad oggi non vi sono segni concreti di assunzioni ma solo promesse. In amministrazione non si muove nulla. Ora però devono dirci cosa vogliono fare. E dirlo in fretta perché ai medici non piace stare a bordo di una nave che sta affondando». E dopo la partenza di vari professionisti dall’ospedale di Senigallia la lamentela è: «Vogliamo fermare questa emorragia sanitaria o continuare a perdere professionisti?»

Rassicurante la replica dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona: «Sono in fase di attuazione tutte le procedure per il reperimento della figura del dirigente medico e del primario e dunque le paventate criticità relativamente al personale in servizio non hanno fondamento». L’Ast Ancona precisa infatti che «attualmente mancherebbe in organico solo un dirigente medico e la figura del primario in questo momento è ricoperta da un dirigente facente funzione».

In merito al posto vacante di dirigente medico «la Direzione ha già approvato una graduatoria a tempo determinato giusto la scorsa settimana con avviso pubblico (determina n. 331 del 9 marzo 2023). In graduatoria ci sono tre dirigenti medici specialisti più uno specializzando, in primis proprio per far fronte alla situazione di Senigallia. La prossima settimana partirà l’interpello per reintegrare la figura mancante in organico, fermo restando che le successive cessazioni saranno sempre sopperite attraverso tale graduatoria.
Per quanto riguarda il direttore della struttura complessa tra l’altro gli uffici stanno predisponendo il bando sulla base dei nuovi criteri stabiliti dalla giunta regionale con dgrm n 215 dello scorso 27 febbraio stante la modifica normativa intervenuta con la legge 118/2022».