ARCEVIA – L’ex ospedale del paese, da anni al centro di numerose trasformazioni in base al riordino del sistema sanitario nazionale, torna al centro del dibattito politico regionale. Tra le numerose le interrogazioni e mozioni, molte delle quali dedicate a tematiche sanitarie, durante il consiglio regionale del prossimo martedì 7 dicembre si discuterà anche l’interrogazione n. 282 ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri sulla “Struttura sanitaria di Arcevia”.
Scopo dell’interrogazione è far sì che la giunta regionale riconosca ufficialmente come Casa della Salute di tipo C, e quindi Ospedale di Comunità come da determina della giunta regionale n.139/2016, quella che in alcuni documenti viene ancora classificata come Casa della Salute di tipo B (LE TAPPE STORICHE). Il problema non è solo nella denominazione, di cui peraltro molte persone non comprendono il significato riservato agli addetti ai lavori; la mancata ufficializzazione diventa un problema anche per i sanitari riguardo le prestazioni verso i cittadini.
Già nel 2016 veniva accertato – spiegano i consiglieri regionali dem – che ad Arcevia sono presenti 8 posti letto di cure intermedie e 12 posti letto di residenza sanitaria assistita; attività di chirurgia ambulatoriale; punto prelievo; integrazione delle cure primarie con ambulatori di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta; mezzo di soccorso avanzato (MSA) h24; ambulatorio internistico per patologie minori; medico di continuità assistenziale e 14 ambulatori ed attività specialistiche. Nonostante queste “presenze” che qualificherebbero la struttura di Arcevia come Casa della Salute di tipo C, e quindi Ospedale di Comunità, l’ex ospedale del paese viene ancora definito Casa della Salute di tipo B, con conseguente difficoltà per mancanza di personale socio-sanitario in merito ai servizi e all’erogazione delle prestazioni ai cittadini del vasto territorio in area montana.
Da qui l’esigenza dell’interrogazione: con quest’atto i consiglieri del Partito Democratico regionale chiedono al presidente e la giunta regionale di «sapere, ad un anno dall’inizio della legislatura quali decisioni sono state prese per il giusto e doveroso riconoscimento formale dell’Ospedale di Comunità di Arcevia, sia rispetto al suo stato di fatto da oltre venti anni, sia in ottemperanza di quanto previsto a pagina 90 del Piano Socio-Sanitario Regionale 2020/2022 approvato il 4 febbraio 2020; e quali atti sono stati prodotti in merito al monitoraggio permanente della situazione e dell’evoluzione della implementazione di Case della Salute e Ospedali di Comunità, previsto nella scheda 14 del PSSR».