CASTELLEONE DI SUASA – La scuola torna al centro del dibattito politico cittadino. In particolare è la secondaria di primo grado “Lorenzo Mancinelli” a finire sotto la lente d’ingrandimento della minoranza. L’edificio è infatti ancora chiuso poiché inagibile dopo la scoperta nel 2019 delle carenze sotto il profilo della vulnerabilità sismica.
Da questo dato di fatto prendono spunto i consiglieri di “Centrosinistra per Castelleone di Suasa” Domenico Guerra, Giovanni Biagetti e Fabrizio Franceschetti, che hanno rivolto un’interrogazione al sindaco per conoscere il futuro di tale edificio. Dato che la Regione Marche ha annunciato lo stanziamento di 20,7 milioni di euro di fondi per la messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici scolastici grazie al Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), i tre consiglieri sollecitano l’amministrazione comunale a cogliere la palla al balzo.
«Le tipologie di intervento riguardano la demolizione e la ricostruzione degli edifici scolastici, l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico, per realizzare edifici sicuri, green, salubri e aperti alla comunità locale, con la previsione di spazi flessibili e anche attrezzati all’aperto per attività didattiche, sportive ed extra scolastiche». Un’occasione d’oro secondo l’opposizione, con il solo problema della tempistica: la giunta Manfredi dovrebbe «presentare descrizione di massima delle proposte, progetti, stima dei costi e crono programma entro il 16 febbraio».
L’amministrazione non è rimasta con le mani in mano. Avuta notizia dell’opportunità tramite lo stesso assessore regionale Baldelli, il sindaco Carlo Manfredi si è subito attivato. «Per il recupero della scuola Mancinelli esiste già un progetto pronto che si attesta sulla cifra di un milione e 650 mila euro – spiega il primo cittadino – ma i criteri del bando privilegiano le scuole molto datate e con più alunni. La nostra scuola media è del 1985, quindi abbastanza recente, e ha una sessantina di alunni». Di fatto si rischia il punteggio minimo e l’esclusione dalla graduatoria nonostante il progetto preveda un cofinanziamento comunale e sia già pronto.
«Con quel progetto abbiamo partecipato già a un altro bando del Miur finendo 250esimi in graduatoria, ma abbiamo saputo che verrà rifinanziato fino a esaurirla. Ora attendiamo ma con l’amaro: se l’indagine sulla vulnerabilità sismica fosse stata fatta nel 2012, quando il sindaco era Biagetti e il vicesindaco Guerra, e non da noi nel 2019, oggi avremmo già una scuola a norma e aperta». L’interrogazione sarà discussa durante il consiglio comunale del 10 febbraio.