SENIGALLIA – Nastro bianco e rosso a delimitare l’ingresso della Cattedrale dove ieri mattina sono arrivati gli operai. La chiesa era stata chiusa lo scorso 30 gennaio a seguito dei danni dovuti al sisma. La scossa del 30 ottobre 2016, era arrivata nel mezzo della funzione del mattino: i fedeli erano stati fatti uscire precauzionalmente a causa di alcuni calcinacci che erano caduti nella navata sinistra della chiesa, ma nelle ore successive la Cattedrale era stata regolarmente riaperta. Poi, un’altra scossa, quella del 18 gennaio che aveva causato altri danni che secondo una prima stima si aggirerebbero attorno ai 700 mila euro. A subire maggiori danneggiamenti, l’intera navata sinistra, già fortemente colpita dal sisma nel 1930. Ora, in vista della Pasqua, si cerca di rendere agibile, almeno in parte la Cattedrale. Una corsa contro il tempo, anche in vista delle ordinazioni sacerdotali che dovrebbero tenersi nel mese di aprile. Intanto le funzioni sono state spostate nella chiesa della Maddalena.
Cattedrale, partiti i lavori
La chiesa era stata chiusa lo scorso 30 gennaio a causa dei danni riportati durante le scosse del 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017. I danni stimati ammonterebbero a 700 mila euro